Area di crisi in commissione Senato, partono verifiche: audizione Invitalia e Ministero

 
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Gela. Sull’area di crisi complessa locale, in attesa del nuovo bando di Invitalia per gli investimenti, è direttamente il Senato che sta tentando di fare chiarezza. Domani, l’”affare” assegnato alla decima commissione industria entra nel vivo. A riferire su ciò che fino ad oggi non è andato per come avrebbe dovuto saranno direttamente i funzionari di Invitalia e i vertici della direzione generale industria del Ministero dello sviluppo economico. Sono state fissate le audizioni, in una vicenda che ad oggi non ha mai prodotto gli investimenti che erano stati inizialmente ipotizzati e che avrebbero dovuto trarre fonte dai venticinque milioni di euro dell’accordo di programma, firmato ormai diversi anni fa. L’area di crisi, successiva al protocollo di intesa del 2014, tocca più di venti Comuni e ha come capofila proprio Gela. La scorsa settimana, la commissione consiliare sviluppo economico ha sentito in audizione il senatore grillino Pietro Lorefice, che a Roma sta seguendo anche le vicende dell’area di crisi e dell’accordo di programma. Ad oggi, tramite Invitalia, solo un progetto è arrivato a finanziamento e il ministero dello sviluppo economico, dopo le modifiche alla legge 181 sulle aree di crisi, punta a favorire un accesso finanziariamente meno rigido, dando spazio anche ad imprese con budget iniziali più limitati. Un mese fa, davanti ai senatori della quinta e della quattordicesima commissione, l’amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri ha confermato che nel caso di Gela “la soluzione della crisi non è pervenuta”.

“Anche l’affare assegnato alla commissione industria – dice il senatore Lorefice – serve come indagine interna per valutare ciò che ad oggi non ha funzionato e per verificare quali saranno gli effetti delle modifiche apportate alla legge 181. E’ importante che il finanziamento dei venticinque milioni sia stato confermato e adesso non più coperto con fondi europei Pon ma direttamente con fondi governativi, quindi senza più la spada di Damocle della scadenza dei termini. La possibilità di un aumento delle somme disponibile rimane comunque aperta”. La commissione decima del Senato ha aperto un’attività di verifica su tutte le aree di crisi del territorio nazionale e tra queste su quella di Gela, che domani verrà sottoposta ad ulteriori accertamenti, anche sulla scorta di ciò che verrà riferito sia da Invitalia che dalla direzione generale del Ministero dello sviluppo economico.

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