Aree di cantiere sequestrate al porto rifugio, “azienda può tornare ad usarle”

 
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Le aree vennero sequestrate nel marzo dello scorso anno

Gela. Dopo oltre un anno, quelle aree potranno essere riutilizzate per le attività di rimessaggio e manutenzione delle imbarcazioni. Il giudice del tribunale ha accolto l’istanza dei legali che rappresentano il titolare della Nautica Service, azienda che opera nell’area del porto rifugio. Nel marzo dello scorso anno, i militari della capitaneria di porto fecero scattare il sequestro di due pontiletti e di un tratto dell’arenile usati per le attività dell’azienda. Secondo gli investigatori, sarebbero mancate le necessarie autorizzazioni. Il giudice, davanti al quale è stato avviato un procedimento penale, adesso ha però concesso l’uso delle aree. I legali Vittorio Giardino e Massimo Blandi hanno dimostrato che in realtà il titolare dell’azienda aveva chiesto alla Regione di rideterminare i canoni versati per l’uso delle aree demaniali. Al momento dell’intervento dei militari della capitaneria di porto, i funzionari palermitani che avevano preso in carico la pratica non avrebbero comunicato nulla. Così, venne effettuato il sequestro.

Durante il lungo periodo di fermo, come hanno spiegato gli avvocati, i pontiletti sono diventati terra di nessuno, addirittura usati abusivamente dai pescatori per gli attracchi, servendosi delle utenze intestate all’azienda. La Regione ha accettato di ridefinire gli importi dei canoni. In attesa che il procedimento penale vada incontro alla decisione, il magistrato ha concesso il diritto d’uso.

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