“Argo-Cassiopea”, Comune escluso da royalties: mozione, “tavolo con la Regione”

 
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Gela. Il tema delle royalties estrattive è all’ordine del giorno a seguito di quanto disposto dall’Ars, per un primo sostegno alle finanze del Comune in piena crisi. Però, ci sono altre royalties che invece sfuggono e sono decisamente lontane. Si tratta di quelle previste per il maxi progetto sul gas dei giacimenti “Argo-Cassiopea” di Eni. I primi lavori nei cantieri sono partiti e l’investimento si preannuncia strategico per gli approvvigionamenti nazionali. La normativa in materia, però, prevede introiti solo per lo Stato (55 per cento) e per la Regione (45 per cento). Il Comune è invece del tutto escluso nonostante il progetto ricada per intero sul territorio e lungo la costa locale. E’ un tema che già lo scorso anno l’amministrazione comunale iniziò a valutare, con indicazioni giunte dall’ex assessore Terenziano Di Stefano che coinvolse anche il sindaco Lucio Greco. Il primo cittadino approcciò la questione pure in fase di campagna elettorale per le regionali, appoggiando Schifani. Poi, è andata in sordina. Ora, se ne riparla e il gruppo consiliare di “Una Buona Idea”, con Davide Sincero e Rosario Faraci, ha predisposto una mozione. Si chiede all’amministrazione comunale di attivare un tavolo con l’assessorato regionale all’energia, coinvolgendo quello comunale allo sviluppo economico, il presidente del consiglio e la commissione consiliare sviluppo economico. Per i civici, la città non può rimanere a mani vuote, “schiacciata” tra lo Stato e la Regione. Nella mozione che sarà trattata dall’assise civica si fa riferimento ad “una misura compensativa denominata “Misure di compensazione ambientale per la transizione energetica, lo sviluppo economico e il ripopolamento del territorio gelese”. Sarebbero somme consistenti per la casse del municipio, probabilmente superiori a quelle attualmente ottenute per le attività estrattive e che la Regione ha deciso vengano svincolate almeno fino al prossimo anno.

Dopo aver citato tutti i passaggi burocratci e politici che hanno portato alle intese con Eni e le istituzioni, i civici precisano “perché in fondo, non solo così non è giusto ma per di più è un meccanismo perverso in ossequio ad una normativa che non solo paradossalmente ci punisce ma ci invalida pure il futuro. E questa città ha già un passato invalidato, nessuno allora ci chieda di accettare che ci invalidino il futuro”. “Nessuno, neppure lo Stato e neppure la Regione, può domandarci di far finta di non essere gelesi e di abbozzare, pure questa volta, magari accettando e facendo spallucce, che sia giusto così solo perché lo dice la norma”, si legge ancora nel testo della mozione.

1 commento

  1. Oltre all’azione dell politica ci vuole una presa di coscienza dei cittadini Gelesi questo territorio non appartiene solo allo stato o alla regione, ma alla comunità locale bisognerebbe scendere in piazza e rivendicare una parte delle royaltis, anche il gas libico passa da Gela e per i Gelesi il nulla

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