Armando Irti ci riprova, in edicola il suo ultimo libro “Pensieri di passaggio”

 
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Gela. “Pensieri di passaggio”. E’ questo il titolo dell’ultimo libro dello scrittore amatoriale Emanuele Armando Irti.

Un nome azzeccato che riesce a sintetizzare i contenuti dei versi, a volte poetici altre volte romanzati, del libro che per l’autore “rappresenta un viaggio che si affronta in periodi dell’esistenza”.

Un percorso interiore, quello che Irti, classe 1964, ha cercato di sintetizzare nelle 278 pagine che compongono il volume.

“Tredici anni di crescita letteraria – sostiene l’autore – raccontata da riflessioni disposte in ordine sparso” che rischiano di disorientare il lettore. Un libro che invita alla riflessione ricorrendo a concetti che possono risultare banali.

Di certo “ci si può rendere conto che sono solo dei brevi, anche se intensi, momenti della nostra vita, che spingono verso pensieri… certamente sconfortanti per la nostra esistenza”. “La luce dei tuoi occhi splende attorno a me. Il tuo corpo caldo si accende di un rosso come il fuoco. Brucia d’amore…”, sono queste le parole che introducono “Arcobaleno”, il titolo della riflessione scelta da Irti per avviare alla lettura del suo ultimo volume.

Addetto al servizio di portineria di una importante struttura sanitaria del territorio, nel tempo libero alterna alla scrittura la passione per le tecnologie di ricezione televisiva. Padre di tre figli, Armando Irti, con questo libro ha cercato di esternare le sue emozioni mettendo il solo desiderio di “comunicare qualcosa di se attraverso lo specchio della propria anima”.

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