Armi e droga in casa, il sequestro dei carabinieri: giovane ammesso all’abbreviato

 
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Gela. E’ stato ammesso al giudizio abbreviato. Il venticinquenne Ruben Licata dovrà rispondere alle accuse davanti al collegio penale del tribunale, presieduto dal giudice Miriam D’Amore. Nel corso di una perquisizione nella sua abitazione, vennero trovate armi. C’erano una pistola semiautomatica calibro 7,65 e una carabina. I carabinieri sequestrarono anche dell’hashish. Negli scorsi mesi, il gip ha autorizzato il giudizio immediato, ma la difesa (sostenuta dall’avvocato Sinuhe Curcuraci) ha nuovamente fatto richiesta di accedere ad un rito alternativo, prima dell’apertura del dibattimento. Il collegio ha accolto l’istanza e potrebbero essere sentiti testimoni.

Licata ha confermato già in fase di indagini la disponibilità delle armi, che però ha spiegato gli sarebbero servite solo per difesa personale. La presenza della droga l’ha motivata sostenendo di farne uso. Gli accertamenti partirono dopo che i carabinieri lo trovarono fuori dalla sua abitazione, nonostante l’obbligo degli arresti domiciliari. Vennero sequestrate munizioni e il giovane sostenne di essersi allontanato senza autorizzazione per una necessità lavorativa.

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