Armi e tre chili di hashish in un ovile, definitiva la condanna a Trubia

 
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Gela. Quattro anni e quattro mesi di reclusione, dopo che i carabinieri, in un ovile di contrada Fiaccavento, trovarono tre chili di hashish, un fucile con matricola abrasa e decine di munizioni e cartucce. E’ diventata definitiva la condanna nei confronti del ventunenne Giuseppe Trubia. Per i magistrati della procura e per i carabinieri che entrarono nell’ovile, sia la droga che le armi erano nella piena disponibilità del giovane. Il difensore di fiducia, l’avvocato Filippo Incarbone, ha deciso di non presentare appello e il verdetto è passato in giudicato. Davanti al gup, il sostituto procuratore Luigi Lo Valvo chiese la condanna a dieci anni e sei mesi di reclusione. Alla fine, il verdetto è stato meno pesante per il ventunenne, che ha optato per il rito abbreviato.

A giugno, inoltre, sempre il gup del tribunale gli ha imposto un’altra condanna (a quattro anni di reclusione) perché coinvolto nell’inchiesta “Far West”. Come ha ammesso in fase di indagine, fece fuoco sia in via Cascino sia in direzione di un bar di via Crispi.

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