Arrestato due volte in pochi giorni, Bartoli dà versioni discordanti: rimane in carcere

 
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Gela. Ha fornito versioni discordanti e rimane in carcere il ventinovenne Alessio Bartoli, arrestato domenica notte, con l’accusa di evasione. Era sottoposto ai domiciliari, ma i carabinieri l’hanno trovato nei pressi di un locale, in centro storico. Difeso dall’avvocato Davide Limoncello, il giovane, davanti al giudice Silvia Passanisi, ha spiegato di essersi allontanato dall’abitazione, dopo un litigio con la convivente. Inizialmente, però, ai carabinieri che l’hanno fermato avrebbe dichiarato di essere uscito da casa per bere una birra. Bartoli era stato arrestato, sempre dai carabinieri, solo pochi giorni prima. Nella sua abitazione, è stata trovata una pistola calibro 7,65, con la matricola abrasa. I militari hanno sequestrato diverse munizioni.

Dopo l’interrogatorio di garanzia in carcere, gli sono stati imposti i domiciliari, violati qualche ora dopo. Elementi che hanno condotto il giudice ad accogliere le richieste dei pm della procura, fermi nel ritenere necessaria la custodia cautelare in carcere. Il difensore ha cercato di ridimensionare i fatti, ma i precedenti che gravano su Bartoli sembrano aver convinto il magistrato a disporne la custodia in carcere.

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