Assegni azienda per altri acquisti, cadono accuse calunnia per ex carabiniere: assolto

 
0

Gela. Era stato condannato, in primo grado, perché ritenuto responsabile di calunnia nei confronti dell’imprenditore trentaquattrenne Rosario Marchese. I giudici della Corte d’appello di Caltanissetta hanno invece ribaltato la decisione che era stata emessa nei confronti dell’ex carabiniere Francesco Scopece. E’ stato assolto, con l’accoglimento del ricorso avanzato dai suoi difensori, gli avvocati Maurizio Scicolone e Federica Casisi. La contestazione ruotava intorno all’uso di un carnet di assegni, intestato ad un’azienda, in passato finita tra quelle che sarebbero state usate come cartiere per fatture false. Secondo Scopece, quel carnet di assegni l’avrebbe usato Marchese (sono entrambi coinvolti nell’inchiesta “Leonessa”), destinandolo all’acquisto di automobili. Ricostruendo la vicenda, gli investigatori decisero di contestargli la calunnia, che le difese sono riuscite a far cadere in appello.

E’ stata invece confermata la condanna ad un anno di reclusione per un altro imputato, Aldo Parlagreco, che era a processo con l’accusa di ricettazione di un assegno.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here