“Assegni intestati a una novantenne”: crack Conapro davanti ai giudici

 
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Gela. “Cercarono di effettuare una serie di operazioni economiche destinate a sottrarre molti beni alla curatela fallimentare del consorzio Conapro”.

Ad ammetterlo in aula, davanti al collegio presieduto dal giudice Paolo Fiore, affiancato dai magistrati Manuela Matta e Patrizia Castellano, è stato uno degli investigatori che si occupò della maxi indagine.
A processo, sono finiti quindici imputati, tutti con un ruolo, secondo i magistrati della procura, nelle manovre che avrebbero portato a pilotare il fallimento del consorzio.
Il dibattimento si è aperto per Luigi Castelluccio, Antonio Ingargiola, Elio Cacioppo, Orazio Caiola, Biagio Casì, Giuseppe Marralle, Daniele e Maurizio Burgio, Giuseppe e Tiziana Cacioppo, Marcello e Rocco Pausata, Giuseppe Passarelli, Francesco Orfè e Filippo Sciascia.
“Nel corso dell’attività d’indagine – ha proseguito il testimone rispondendo alle domande formulate anche dal pubblico ministero Antonio D’Antona – abbiamo appurato operazioni effettuate da un’ultra novantenne, zia del presidente del collegio sindacale del Conapro”. La ricostruzione fornita in aula dall’investigatore è stata contestata soprattutto dagli avvocati di difesa Antonio Gagliano e Riccardo Lana. I legali hanno posto l’attenzione sull’effettiva sussistenza di elementi che possano provare la partecipazione dei loro assistiti alle operazioni finite al centro delle indagini.
Tra i legali di difesa, inoltre, ci sono gli avvocati Flavio Sinatra, Fabrizio Ferrara, Claudia Caizza, Orazio Rinelli, Giuseppe Nicosia, Raffaela Nastasi e Francesco Cagnes. L’indagine, sfociata nel dibattimento appena aperto davanti al collegio, fu favorita da un vasto esposto depositato dall’imprenditore Giovanni Salsetta che denunciò le strane mosse del consorzio e dei suoi responsabili.
L’imprenditore si è costituto parte civile insieme alla curatela fallimentare Conapro, con gli avvocati Giovanna Zappulla e Giovanni Lomonaco. Durante la prossima udienza, fissata per il 15 gennaio, verranno sentiti due professionisti che si occuparono delle vicende societarie del consorzio.

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