Ato Cl2 gestirà la prima fase del nuovo Tmb, “Una Buona Idea” insorge: “Intervenga Pierobon”

 
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Gela. Ieri, al termine di un vertice alla Provincia di Caltanissetta, è stata autorizzata una nuova proroga per la marcia del tmb mobile, in attesa del nuovo impianto. I sindaci della Srr4, impegnati a mettere insieme tutti i pezzi della società in house che si candida a gestire il ciclo rifiuti, hanno concordato sul fatto che la prima fase di gestione verrà assicurata dall’Ato Cl2 del commissario Giuseppe Panebianco. Una soluzione provvisoria, dato che la società in house, al momento, manca anche di un amministratore che possa guidarla. Il ritorno sulla scena dell’Ato Cl2 è ritenuto del tutto da scartare, invece, dai consiglieri comunali di “Una Buona Idea”. Già qualche settimana fa, Davide Sincero e Rosario Faraci avevano chiesto che l’Ato si facesse da parte, andando verso la chiusura della fase di liquidazione. Una linea sostenuta anche dall’assessore Terenziano Di Stefano, punto di riferimento di “Una Buona Idea” nella giunta Greco. “Noi che precedentemente avevamo sollevato la questione – dicono i due consiglieri – prendendo una posizione netta contro tale ipotesi, oggi ci sentiamo di non poter condividere in nessun modo tale scelta. La nostra posizione è la stessa auspicata e resa pubblica dall’assessore regionale Alberto Pierobon e da una recente ordinanza del Tar. Non riusciamo a capire come il commissario provinciale possa far ricorso all’articolo 191 per consentire l’affidamento del nuovo Tmb all’Ato Cl2. Vorremmo ricordare che l’Ato, da anni in liquidazione, dovrebbe occuparsi solo di compiere gli atti di ordinaria amministrazione”.

Un no secco, che arriva da una parte importante della maggioranza del sindaco Lucio Greco. “Fermo restando che è interesse di tutti scongiurare emergenze per il conferimento dei rifiuti – concludono – chiediamo con forza e convinzione che si trovi una soluzione diversa da quella indicata e per questo auspichiamo un intervento deciso da parte dell’assessore Alberto Pierobon”. E’ una fase molto delicata nella gestione del ciclo locale dei rifiuti, che potenzialmente potrà contare su consistenti apporti finanziari. Per i consiglieri di “Una Buona Idea”, il ritorno ad una gestione da parte dell’Ato segnerebbe una possibile violazione della normativa e della linea politica, espressa a Palermo.

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