Attese, trasferimenti e servizi ridotti, in ospedale continua l’emergenza

 
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Gela. Attese, anche per un semplice prelievo, e tanti trasferimenti in altre strutture sanitarie. E’ questo il copione che continua a ripetersi al “Vittorio Emanuele”. Il nuovo servizio per le attività dei portantini è previsto a chiamata e di conseguenza possono volerci anche fino a quaranta minuti per semplici attività, come appunto il trasporto di pazienti da sottoporre a prelievi. Con le attività affidate ad una nuovo società, si è preferito rafforzare il fronte delle pulizie, prevedendo un’organizzazione diversa per i portantini. Non è però l’unica tappa di un percorso sempre più complicato, che si dipana in una struttura sanitaria, con pochi servizi. Ormai, anche per una consulenza di chirurgia vascolare è previsto il trasferimento a Caltanissetta. Così come si è verificato di recente, pure per l’Utic. Un paziente, trasportato con un’ambulanza privata a Caltagirone, nel cui nosocomio è stato sottoposto ad una consulenza di endoscopia alle vie biliari, ha dovuto fare ritorno in città solo nel pomeriggio, visto che l’ambulanza ha provveduto al viaggio di andata ma non a quello di rientro. Sono sempre più scarne le attività garantite in ospedale. Endoscopia e otorino sono attive solo al mattino. In assenza di una chirurgia pediatrica, anche per il bambino ieri aggredito dai randagi si è reso necessario un trasferimento, anche se fino a questa mattina non era stata ancora individuata la struttura che dovrà raggiungere, per ulteriori accertamenti.

Uno scenario che spesso porta i pazienti a lamentare ritardi e attese, con inevitabili “tour” verso altre strutture della provincia e non solo. Allo stato, nonostante il manager Alessandro Caltagirone abbia parlato di “alzare l’asticella” per la qualità dei servizi nel nosocomio locale, rimangono tante falle, senza che la direzione sanitaria affidata a Luciano Fiorella riesca a porre rimedio.

2 Commenti

  1. Vedrete che prima o poi,più più prima che poi una Città GELA cosi importante,la Quinta in Sicilia ,sarà privata di un Ospedale e i suoi abitanti saranno come sono costretti ad emigrare come fanno adesso per avere adeguate cure.Ma i nostri rappresentanti politici cosa fanno per evitare che questo accada…………ve lo io la risposta ……….si fottono 15 euro al mese e che fanno?……..una beata m……a

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