“Attività Aias vanno fermate”, Ugl ad Asp: “C’è rischio di propagazione del virus”

 
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Gela. Le attività vanno fermate in tutti i centri di riabilitazione Aias, compreso quello di Borgo Manfria. La richiesta arriva dall’Ugl, attraverso il responsabile sanità privata Biagio Tuzzetti. Il sindacalista ha ufficialmente scritto all’Asp. “Le attività di riabilitazione presso il centro Aias sono a rischio di propagazione del virus, nonostante si sia provveduto ad adottare precauzioni a tutela dei pazienti e dei lavoratori – si legge nella missiva – con ulteriori azioni eseguite dalle varie associazioni, sanificando costantemente i locali e distribuendo gli specifici dispositivi, come mascherine, guanti e gel disinfettante”.

“Le attività non possono essere svolte, in quanto si potrebbe riscontrare una criticità per quei pazienti adulti e in età evolutiva, con sistema immunitario in deficit, che usufruiscono di prestazioni di logopedia, fisioterapia e psicomotricità, a diretto contatto con gli operatori – si precisa ancora – inoltre si potrebbe manifestare per i genitori dei piccoli pazienti, il superamento del 25 per cento delle assenze, con il serio rischio di essere cancellati dalle attività in corso e quindi rimettersi nelle lunghissime liste d’attesa”. Tutti fattori che secondo il sindacato devono necessariamente portare al fermo, fino a quando l’emergenza non sarà superata.

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