Aula approva regolamento per consulta turismo, è ancora polemica sull’operato dei dirigenti

 
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Gela. Nonostante i troppi atti incompleti che ancora arrivano in consiglio comunale, l’aula, dopo il nulla di fatto di ieri sera, è invece riuscita ad approvare il regolamento che istituisce la consulta del turismo. Dietro, c’è soprattutto il lavoro della commissione sviluppo economico, presieduta da Rosario Faraci e composta da Luigi Di Dio, Virginia Farruggia, Pierpaolo Grisanti ed Emanuele Alabiso. Dopo anni, si cercherà di far funzionare un organismo, composto da associazioni, operatori del settore e politica. Il turismo è una delle tante “incompiute” di questo territorio. Fermo al palo, soprattutto nel confronto con aree, anche limitrofe. Questa volta, non ci sono state “dimenticanze” e anche la richiesta di emendamento, formulata su un articolo dal consigliere Diego Iaglietti, è “rientrata” in pochi minuti. L’aula, seppur il consigliere di “Avanti Gela” Salvatore Scerra abbia sollevato alcune perplessità, ha dato voto favorevole anche all’immediata esecutività dell’atto. A detta del vicesindaco Terenziano Di Stefano e del consigliere Faraci, in questo modo il percorso verso gli avvisi pubblici sarà più breve. Allo stesso modo, sono stati approvati due debiti fuori bilancio, ma solo dagli undici consiglieri di maggioranza rimasti in aula. Quello dell’istruttoria dei debiti e di altri atti, troppo spesso monchi, rimane però un caso, più che spigoloso. Dopo che nel corso della seduta di ieri sera è stata accertata l’assenza di alcuni articoli del regolamento per l’adozione delle aree verdi, almeno nella versione trasmessa ai consiglieri, in aula è arrivato il ritiro ufficiale dell’atto, portato in aula dall’assessore Grazia Robilatte. Il dirigente di riferimento ha ammesso la “svista”, ma senza placare le perplessità della commissione bilancio, da mesi in prima linea nel denunciare i troppi “buchi” della burocrazia comunale.

Il vicepresidente della commissione Romina Morselli ha nuovamente parlato di una “situazione molto grave”. “Come dovremmo fidarci dell’operato dei dirigenti, se poi si verificano vicende di questo tipo? – ha spiegato – temo anche per atti più importanti, come quelli dei progetti del Patto per il Sud. E’ mai possibile che non si riescano ad avere atti completi? A questo punto, qualcuno ci dovrebbe mettere al corrente, mese per mese, del lavoro che viene svolto dai dirigenti. Noi, consiglieri comunali, con quale serenità possiamo mai fidarci di quello che arriva in aula? I dirigenti hanno il dovere di controllare tutti gli atti che riguardano il loro settore di riferimento. Sono un consigliere di maggioranza, ma non posso accettare questo tipo di operato”. In diverse occasioni, i componenti della commissione bilancio, in aula c’erano inoltre il presidente Valeria Caci e il consigliere Pierpaolo Grisanti, hanno chiesto maggiori verifiche ai dirigenti e al segretario generale. E’ stato necessario, per le stesse ragioni, posporre la trattazione di un altro debito fuori bilancio, inserito all’ordine del giorno. Alla fine, è mancato il numero legale e il presidente Salvatore Sammito riconvocherà l’assise civica, con un nuovo ordine del giorno.

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