Auto e moto rubate nel ragusano, Scollo lascia il carcere: ai domiciliari con il bracciale elettronico

 
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Gela. Lascia il carcere di Ragusa per essere trasferito ai domiciliari, con l’installazione del bracciale elettronico che ne monitorerà gli spostamenti.

Il riesame. I giudici del tribunale del riesame di Catania hanno accolto il ricorso presentato dai legali di fiducia del trentenne Gianluca Scollo. E’ accusato di aver fatto parte di una vera e propria banda, specializzata nei furti in trasferta. In diversi centri della provincia di Ragusa, infatti, sarebbero state rubate automobili e moto da cross. Gli avvocati Flavio Sinatra e Cristina Alfieri, che lo difendono, hanno sottolineato l’assenza di elementi investigativi che potessero giustificare, ulteriormente, la detenzione in carcere del trentenne. Così, i giudici catanesi hanno deciso per un’attenuazione della misura di custodia cautelare imposta a Scollo. Si attende solo la disponibilità del bracciale elettronico per consentirgli di lasciare il carcere ragusano. I provvedimenti di arresto sono scattati, attraverso un’operazione condotta da poliziotti e carabinieri sulla sponda Gela-Ragusa, anche per Salvatore Marretta, Francesco Caci e Vincenzo Cassisi. Il riesame degli altri tre indagati verrà discusso nei prossimi giorni. Sono difesi dai legali Maurizio Scicolone, Nicoletta Cauchi e Francesco Enia.

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