“Auto in sosta pochi minuti e per necessità”, Fava: “Mi scuso ma non accetto offese”

 
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Le foto sono state rilanciate sui social

Gela. Un’auto parcheggiata a pochi centimetri da un’altra e i proprietari, intanto ritornati dal mare, impossibilitati ad effettuare qualsiasi manovra. Una dinamica, come se ne vedono tante ogni giorno in città, frutto di eccessiva superficialità nel rispetto del codice della strada. Questa volta, però, le foto sono finite sui social e le ha postate la pagina facebook “Gela nostra”. Viene immortalato l’ex presidente del consiglio comunale Giuseppe Fava, accusato dai proprietari della vettura bloccata di non essersi neanche preoccupato di verificare se la sua automobile intralciasse la circolazione. Sono intervenuti agenti di polizia e sui social la vicenda non è passata inosservata. Sarebbero volate anche parole pesanti nei confronti di Fava. “Non è affatto vero che la mia automobile è rimasta parcheggiata per oltre un’ora – dice Fava – saranno stati solo pochi minuti. Che sia chiaro, anche per questo breve lasso di tempo, comunque mi scuso. Non sono stato in nessun bar. Ho parcheggiato in quel punto per bisogno. Ogni tanto, ho dei capogiri e anche questa mattina mi sono visto costretto a fermarmi per bere un po’ d’acqua. Ripeto, mi scuso anche per quei pochi minuti, ma non ritengo accettabile la gogna mediatica né le offese che ho subito dai proprietari dell’altra vettura. Sono stato pesantemente apostrofato. Non mi sono allontanato. Dopo aver bevuto l’acqua ed essermi ripreso, ho solo notato che c’erano funzionari del Comune, che a pochissimi metri erano impegnati nei sopralluoghi per la bonifica dello sversamento di liquami in spiaggia. Mi sono avvicinato per capire se avessero bisogno. Ci sono tanti testimoni che possono confermarlo. Sono veramente dispiaciuto. Non mi sarei mai aspettato di essere insultato in questo modo”.

L’ex presidente del consiglio comunale, pur scusandosi, non esclude però l’intenzione di verificare se ci siano gli estremi per agire. “Ho i miei dubbi che il parcheggio dell’altra vettura fosse regolare – conclude – in ogni caso, non mi è piaciuta l’aggressione verbale nei miei confronti, soprattutto perché non mi sono permesso di replicare e ho comunque chiesto scusa, seppur per una sosta di pochi minuti e dovuta ad una mia necessità. Valuterò se ci siano le condizioni per agire”.

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