“Avanti Gela” e Lega chiudono le firme di “riparazione”, superata ancora quota 400

 
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Gela. Hanno voluto allontanare qualsiasi ombra di inammissibilità e nell’arco di ventiquattro ore i sostenitori di Lega e “Avanti Gela” hanno ritoccato quota quattrocento firme. Una raccolta bis, che i rappresentanti dei due gruppi, entrambi a sostegno del candidato salviniano Giuseppe Spata, hanno deciso di riproporre proprio per evitare qualsiasi pericolo. L’ombra del dubbio, più che fondato, si è allungata su quelle liste civiche che, prive di simboli di partito rappresentati nelle assemblee parlamentari, sono state sottoscritte senza l’indicazione di tutti i ventiquattro candidati da schierare per le urne. Andare alle urne con il peso del dubbio l’hanno ritenuto un pericolo da evitare. Così, tra ieri e oggi, salviniani e “dissidenti” forzisti hanno chiamato a raccolta i loro sostenitori che hanno nuovamente fatto visita all’ufficio elettorale del Comune. Le firme, questa volta, le hanno fatte apporre su liste con l’elenco completo dei candidati, come disposto da una corposa giurisprudenza del Consiglio di Stato. Hanno invece deciso di andare avanti, senza raccolta di “riparazione”, altre civiche a rischio.

I rappresentanti di “Uniti siamo gelesi” (la civica del Pd), “Azzurri per Gela” (quella dei forzisti di Michele Mancuso) e “Un’Altra Gela” (ispirata dal candidato Lucio Greco), tutte a sostegno dell’avvocato “civico”, da quanto emerge ritengono di aver provveduto alla sottoscrizione in maniera del tutto regolare. Loro si dicono certi di quanto fatto e presenteranno le liste che hanno già superato quota quattrocento firme. Stesso discorso dovrebbe valere anche per quella con il simbolo del Popolo della Famiglia-Solo per Gela Impegno civico.

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