Aveva denunciato il pizzo, Nunzio Cannizzo è morto nell’ombra

 
0

Gela. Era riuscito a opporsi agli uomini del pizzo ma non al dramma dell’indifferenza e dell’abbandono. Il cuore dell’imprenditore Nunzio Cannizzo, 49 anni, ieri, improvvisamente, ha cessato di battere.

Si trovava disteso in un divano della sua abitazione di via Ara Pacis, nel quartiere Cantina Sociale nell’estrema periferia a nord della città. E’ toccato alla più giovane delle sue figlie, Simona di 12 anni, accorgersi del padre agonizzante.

La piccola, forse, non aveva ancora compreso la gravità della situazione quando ha sollecitato l’intervento della madre e, successivamente, ha visto il padre allontanarsi a bordo di un’ambulanza.

Una corsa contro il tempo che comunque non ha permesso di strappare dal suo tragico destino l’imprenditore Nunzio Cannizzo. Non riescono ancora a capacitarsi la moglie e le sue figlie, ma nemmeno i parenti e soprattutto i numerosissimi amici e chi aveva lavorato a suo fianco.

Tra tutti i titolari delle imprese, che come la sua, fanno parte del consorzio Ecomed, presieduto da Matteo Consoli.

“E’ una vittima di questo sistema. Prima di denunciare il pizzo e fare parte dell’antiracket eravamo stimati – dice Consoli – Dopo è sceso su ognuno di noi l’oblio. Nunzio Cannizzo aveva cercato di proseguire la sua attività imprenditoriale in Calabria. Un’esperienza senza fortuna che gli aveva tolto il sorriso fino a condurlo alla morte”.

“Siamo stati i primi ad essere interrogati nella sentenza Munda Mundis – prosegue Sebastiano Migliore – Aveva paura ma non si tirò indietro. Noi eravamo seduti in una guardiola riservata ai detenuti. Trovava sempre le parole giuste per andare avanti, ma dopo la vicenda dell’Ato non si è più ripreso. Gli hanno tolto il lavoro e la dignità. Non è stato ricordato nemmeno dall’associazione antiracket Gaetano Giordano”.

Stamattina alle 11, nella parrocchia San Rocco, si sono svolti i funerali di Nunzio Cannizzo per l’ultimo addio prima della definitiva sepoltura.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here