Avvocati Camera penale “Eschilo” scioperano, letto documento: contro “nuova” prescrizione

 
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Gela. Si sono fermati, aderendo all’iniziativa dell’Unione camere penali italiane. Anche i legali della Camera penale “Eschilo”, da oggi, si asterranno dalle udienze. Un fermo che proseguirà per l’intera settimana. Fino a venerdì, gli avvocati penalisti locali daranno lettura, nelle aule, del documento che esplicita le ragioni dello sciopero. Non c’è alcuna condivisione sulle modifiche legate alla prescrizione. “La sospensione sine die del decorso del termine prescrizionale – si legge nel documento stilato dalla Camera penale “Eschilo” e letto oggi dall’avvocato Angelo Gaccione in rappresentanza di tutti i penalisti aderenti – dopo la pronuncia della sentenza di primo grado mina alle fondamenta il giusto processo e la sua ragionevole durata”. Fanno riferimento anche alla persona offesa dal reato che vedrebbe “frustrate le legittime aspettative al giusto e sacrosanto diritto alla punizione del colpevole e all’eventuale risarcimento dei danni”. Gli avvocati penalisti temono inoltre che venga violato un caposaldo come la “ragionevole durata del processo, i cui tempi di definizione si allungheranno senza limiti”.

Modifiche normative, secondo i legali, che collidono con “il principio, di rango costituzionale, della presunzione di non colpevolezza”. L’imputato rimarrebbe “per un tempo indefinito” accusato di un reato, quindi nella condizione di presunto colpevole, solo in base ad una sentenza di primo grado. A rischio, continuano gli avvocati nel documento, ci sono inoltre la “funzione rieducativa della pena” e la “possibilità di difendersi, atteso che risulterà più difficile e scarsamente efficace la raccolta delle prove a distanza di un ampio lasso di tempo dalla commissione del fatto-reato”.

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