Aziende edili solo di fatto, due rinviati a giudizio: un giro di false fatture e un’appropriazione da 500 mila euro

 
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Gela. Dopo le verifiche avviate dai militari della guardia di finanza e dai magistrati della procura, emerse un vasto giro di false fatture e una presunta appropriazione indebita da 500 mila euro.

Due rinviati a giudizio. Adesso, due dei titolari delle aziende al centro dei controlli sono stati rinviati a giudizio dal gup del tribunale. Per altri due indagati, invece, il procedimento si è chiuso: le accuse contestate si sono prescritte. Almeno una decina di aziende, tutte impegnate nel settore edile, sarebbero state utilizzate proprio per false operazioni destinate a frodare il fisco. Le accuse più pesanti vengono contestate ad uno degli imprenditori rinviati a giudizio che avrebbe avviato i rapporti con le altre aziende solo con l’obiettivo di produrre false fatture. Accuse contestate dai loro legali di fiducia, gli avvocati Filippo Spina, Joseph Donegani, Flavio Sinatra, Raffaela Nastati, Stefania Valente e Giuseppe Ventura. Alla fine, però, solo per due degli indagati, difesi proprio dagli avvocati Spina e Donegani, è scattata la prescrizione. Le accuse sono state rivolte anche ad una donna, formalmente domiciliata in città ma, in realtà, residente da tempo fuori dai confini siciliani: per lei è arrivata la prescrizione.

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