Aziende gelesi sotto estorsione a Niscemi, nel giudizio anche antiracket per parte civile

 
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Immagini di repertorio

Caltagirone. L’antiracket “Gaetano Giordano”, attraverso l’avvocato Valentina Lo Porto, ha avanzato richiesta di costituzione di parte civile, davanti ai giudici del collegio penale del tribunale di Caltagirone, nel giudizio che tocca undici imputati. Si tratta di esponenti di stidda e Cosa nostra, che per i magistrati dell’antimafia di Catania avrebbero preso di mira diverse aziende gelesi, che operavano in appalti pubblici, a Niscemi. Richieste di denaro e minacce sarebbero state concentrate soprattutto su imprenditori del settore dei rifiuti e dell’edilizia. Diversi di loro sono già costituiti parti civili, con i legali Fabrizio Ferrara, Stefano Scepi, Laura Cannizzaro e Salvatore Falzone. Parte civile è anche il Comune di Niscemi, rappresentato dal legale Aurelio Lattaferro. Il gup del tribunale di Catania aveva ammesso queste costituzioni, in sede di udienza preliminare. Le accuse sono mosse a Francesco Amato, Gianfranco Arcerito, Salvatore Blanco, Salvatore Di Pasquale, Salvatore Ferrara, Salvatore Mastrantonio, Francesco Melfa, Salvatore Perticone, Rosario Russo, Rosario Zarba e Giuseppe La Russa. Il collaboratore di giustizia Antonino Pitrolo, che ha ammesso i fatti, ha invece patteggiato.

Altri due coinvolti, Roberto Aleo e Salvatore Calcagno, ne rispondono davanti al giudice dell’udienza preliminare, in abbreviato. Per Aleo è stata chiesta l’assoluzione e per Calcagno, invece, la condanna ad otto anni di detenzione. La decisione arriverà a gennaio. Le aziende gelesi, da quanto emerso, avrebbero pagato almeno fino al 2006. Il dibattimento per gli undici imputati si aprirà a fine gennaio. I giudici del tribunale di Caltagirone hanno accertato anche vizi di notifica e hanno preso tempo per valutare, anche rispetto alle eccezioni difensive. Gli imputati sono rappresentati dagli avvocati Francesco Spataro, Salvo Macrì, Fabio Bennici, Danilo Tipo, Luigi Cinquerrui, Agata Maira, Massimo Consortini, Eugenio Muscia, Barbara Biondi, Marco Greco, Donatella Singanella e Franco Passanisi.

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