Balneabilità del mare, il sindaco presenta denuncia contro ignoti

 
0

Gela. Il Sindaco Angelo Fasulo ha presentato ieri mattina alla Procura della Repubblica una denuncia-querela formale verso ignoti per le voci, da lui giudicate incontrollate, che da tempo girano sulla balneabilità del mare e sul panico che le stesse stanno creando alla cittadinanza.

Nella denuncia si fa particolare riferimento a quanto accaduto nella tarda mattinata di domenica scorsa, quando nello specchio acqueo antistante alla spiaggia di Macchitella e su alcuni tratti del lungomare di Gela si sono formati residui oleosi e schiuma giallastra.

L’amministrazione comunale, confortata dai dati delle analisi sinora condotte dalle competenti autorità sanitarie, ha più volte ribadito la balneabilità anche del tratto di costa interessato, con l’eccezione dello specchio acqueo antistante la foce del torrente Gattano e quanto attualmente oggetto dei divieti di balneazione imposti dall’autorità e dalle leggi vigenti.

Dunque reputa che ciò che è accaduto nella tarda mattinata di domenica scorsa, invero indicato nei resoconti della stampa locale (ivi comprese anche quelle delle testate giornalistiche a diffusione a mezzo rete), va a discredito dell’azione amministrativa e delle stesse attività di controllo della qualità delle acque marine sin qui condotte, ingenerando la pubblica convinzione che, a dispetto dei referti delle analisi chimiche e batteriologiche svolte dalle competenti autorità ai fini della dichiarata balneabilità del mare gelese (peraltro resi noti attraverso comunicati e conferenze stampa ufficiali), il mare di Gela non sia invece pulito e anzi tale da recare serio pregiudizio per la salute degli stessi bagnanti, creando così tutte le premesse per attentare all’economia e all’immagine di una intera cittadinanza, con conseguenti aspetti di danno per la credibilità stessa delle pubbliche istituzioni cittadine, di cui è stata persino messa in dubbio la verità dei dati delle analisi sinora diffusi e resi pubblici di concerto con le stesse autorità sanitarie preposte (ASP – Ufficio Igiene Pubblica, ARPA).

“È fuor di dubbio che quanto accaduto domenica 5 agosto, seppure circostanziato e circoscritto nell’arco temporale intercorrente tra le ore 11,30 e 14,30, meriti di essere approfondito dalla competente Autorità giudiziaria –ha dichiarato il primo cittadino- non foss’altro che per individuarne le cause ed eventualmente risolvere il problema. Ciò che non può più essere consentito è questo attacco indiscriminato alla credibilità delle Istituzioni. Questo atteggiamento irresponsabile sta solo creando un danno immane alla città ed alla sua economia, e questo è inaccettabile”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here