Base gas Eni a rischio, Greco e Di Stefano: “Senza investimento potremmo perdere compensazioni”

 
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Immagini di repertorio

Gela. “Per la proroga della Via serve solo la firma dei ministri competenti. Il parere favorevole della commissione tecnica c’è già. A questo punto, siamo pronti ad andare a Roma”. Il vicesindaco Terenziano Di Stefano non esclude un’iniziativa diretta da parte dell’amministrazione comunale, nel tentativo di non perdere il maxi investimento di Eni sulla base a gas. Ieri, nel corso di un faccia a faccia tra sindacato e azienda, è emerso in maniera palese il rischio che salti tutto. La proroga della Valutazione di impatto ambientale non è stata ancora rilasciata e i lavori non possono andare avanti. Si sono accumulati almeno sei mesi di ritardo e se la proroga non dovesse arrivare entro ottobre, la base del progetto “Argo-Cassiopea” potrebbe non essere realizzata. E’ la parte più consistente degli investimenti del cane a sei zampe, previsti nel protocollo di intesa di cinque anni fa. “Si tratta di una firma – continua Di Stefano – sarà una questione che faremo emergere nel corso della riunione alla Regione. Giovedì, durante il vertice convocato dal presidente Nello Musumeci, ne prederemo ufficialmente atto, anche se siamo stati informati dai sindacati. Senza quest’investimento, verranno meno le compensazioni dovute. Forse, qualcuno dimentica che i 32 milioni di euro delle compensazioni Eni sono dovute al Comune, ma solo ad investimenti effettuati”.

Potrebbe essere una battuta d’arresto molto pesante, sia per il diretto di Eni sia (principalmente) per l’indotto, che sta già perdendo pezzi con i lavori della green refinery agli sgoccioli. “Chiederemo alla Regione di fare pressione sui ministeri – dice il sindaco Lucio Greco – la città non si può permettere di perdere investimenti di questo tipo. Potrebbero esserci problemi anche per le compensazioni”. Dopo la riunione palermitana con Regione e Eni, il tavolo di confronto si sposterà nuovamente in città. Il sindaco e il suo vice sono pronti ad incontrare le organizzazioni sindacali.

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