Base gas Eni ferma, sindacati aprono canale con segreterie nazionali: “Serve incontro al ministero”

 
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Le segreterie territoriali hanno già riferito ai nazionali

Gela. “Serve un incontro a livello ministeriale. Siamo in contatto con le segreterie nazionali”. Il segretario provinciale della Femca Cisl Francesco Emiliani è convinto che solo a livello romano si possa sbloccare l’iter per la proroga Via, che consentirebbe di avviare i lavori della base gas del progetto “Argo-Cassiopea”. Senza la proroga, tutto rimane fermo e i vertici di Enimed hanno già fatto capire che il rischio serio è di far fallire l’intero investimento, la parte più consistente di quanto previsto nel protocollo di intesa di cinque anni fa. Le segreterie provinciali di Filctem, Femca e Uiltec stanno cercando di spingere con i referenti nazionali, di modo da strappare un incontro al ministero. I sindacati, dopo il vertice che il sindaco Lucio Greco ha avuto in Regione con i manager Eni, attendono una chiamata dal vicesindaco Terenziano Di Stefano, che vuole avviare un tavolo di confronto con le parti sociali sugli investimenti. Emiliani, così come i colleghi Gaetano Catania e Maurizio Castania, ritiene essenziale che si possa intraprendere un cammino comune, fatto da istituzioni locali e sindacati, senza troppe frammentazioni. Se dovesse fallire l’investimento sulla base gas, le ripercussioni non riguarderebbero solo gli operatori del diretto della multinazionale, ma anche quelli dell’indotto, che stanno per concludere i cantieri della green refinery e, in gran parte, non riuscirebbero a trovare nuova collocazione.

Tutti punti che il sindacato vuole mettere sul tavolo del governo nazionale. Sulla questione, il senatore Davide Faraone, segretario regionale del Pd, ha depositato un’interrogazione parlamentare, che a breve verrà replicata all’Ars dal gruppo del partito.

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