"Basta isolamento", sit-in dem sulla 626: "Partano cantieri gelesi della Siracusa-Gela"
Gela. Collegamenti stradali, finalmente adeguati, che connettano le diverse aree della provincia, fino all’entroterra. Questa mattina, i dem hanno organizzato una manifestazione, nei pressi del tratto...
Gela. Collegamenti stradali, finalmente adeguati, che connettano le diverse aree della provincia, fino all’entroterra. Questa mattina, i dem hanno organizzato una manifestazione, nei pressi del tratto non ancora completato della 626, quello che ricade nei pressi del ponte “Braemi”. I democratici si sono radunati in sit-in, a poca distanza dalla miniera “Trabia Tallarita”. Quegli undici chilometri mancanti vanno completati. L’iniziativa è stata voluta da tutto il partito della provincia, come ha spiegato il segretario Peppe Di Cristina. C’erano i deputati regionali Giuseppe Arancio e Michele Catanzaro. Alla manifestazione ha preso parte una delegazione del partito cittadino, con il segretario Guido Siragusa. Non solo il completamento della 626, il sit-in dei dem, infatti, è servito a rivendicare una viabilità degna, in un territorio troppo spesso isolato, mentre in città il consiglio comunale ha da poco varato la variante al prg per la nuova tangenziale. L’appello pubblico lanciato dagli esponenti provinciali del Pd è rivolto ad Anas ma è destinato anzitutto al governo regionale. “Mostri attenzione per il nostro territorio”, hanno ripetuto. Tra le priorità, ormai “storiche”, c’è quella della Gela-Siracusa. “Devono essere sbloccati i cantieri che partono da Gela. Il territorio non può rimanere eternamente isolato”, hanno detto Di Cristina e Arancio.
Il deputato regionale è pronto a presentare un documento all’Ars, insieme al resto del partito, affinché il governo Musumeci metta mano ai progetti che riguardano i cantieri sul versante gelese dell’autostrada, nei programmi ormai da decenni ma rimasta incompleta e con lavori che sono arrivati, al massimo, nella zona della provincia di Ragusa.
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