“Basta strumentalizzazioni sui rifiuti”, Greco: “Candidati si schierino su questione morale”

 
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Il sindaco Greco in aula consiliare

Gela. La gestione del servizio rifiuti in città si conferma un tema sempre più sensibile. Negli scorsi giorni, il sindaco Lucio Greco ha spiegato che anche per il nuovo servizio in house seguirà la linea dell’assoluta “legalità”. Ora ribadisce però che non accetta “critiche strumentali”, finalizzate alla campagna elettorale. Ritorna sulle responsabilità del passato. “Consiglio a tutti di pensarci due volte prima di criticare la mia amministrazione per la gestione rifiuti. Prima o poi la verità verrà a galla, anche perché i documenti che attestano i debiti e le storture fatte dalle passate amministrazioni sono eloquenti, inconfutabili, parlano chiaro e sono a disposizione di tutti. Di questo tiro al bersaglio – dice – e di certi giudizi negativi, espressi su questa classe dirigente, in vista delle prossime elezioni, mi sono scocciato e al più presto risponderò per le rime. Solo per delicatezza e per il rispetto del dibattito democratico, non sono voluto entrare nel merito delle dinamiche politico-elettorali. Ma se qualcuno pensa di farsi la propria campagna elettorale sulle spalle dei difficili problemi a cui stiamo dedicando tutte le nostre energie, si sbaglia di grosso”.

Non esclude neanche un intervento diretto, per spiegare le proprie ragioni. “Diversamente, mi troverò costretto a scendere in campo e farò chiarezza, una volta per tutte, sulle responsabilità e sui personaggi che hanno determinato questo dato di cose. Mi piacerebbe e lo troverei invece positivo, se tutti i candidati delle prossime elezioni regionali e nazionali, rivolgessero la loro attenzione – conclude – sulla questione morale e su certi intrecci che ancora oggi cercano di condizionare le scelte politiche. Questo sì, che sarebbe un atteggiamento corretto sul piano morale, politico e istituzionale”. Ancora una volta la “questione morale” si intreccia ad un capitolo molto delicato come quello dei rifiuti e il sindaco riprende un appello che aveva già lanciato.

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