Benvenuti nel carcere di frontiera, pochissimi agenti di polizia penitenziaria: la denuncia, “a Balate c’è un enorme rischio sicurezza”

 
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Gela. “Abbandonati al loro destino”. Nella casa circondariale di Balate, a rischio ci sarebbe la sicurezza stessa del personale che opera.


Personale ridotto ai minimi termini. La denuncia, forte, viene lanciata dalla segreteria del coordinamento regionale della Uilpa. I sindacalisti si rivolgono direttamente al provveditore regionale. A Balate, mancano sia un direttore che un comandante in pianta stabile. Quelli attuali sono presenti solo una volta a settimana. “Come può un dirigente penitenziario garantire il regolare funzionamento di una struttura con un solo accesso settimanale? – si legge nella missiva ufficiale invita al provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria – che senso ha disporre un provvedimento di missione, con un aggravio inutile di spese a carico dello Stato, per il funzionario comandante titolare di Gela, presso la casa circondariale di Caltanissetta quando in quella sede risultano esserci altri tre funzionari del corpo assegnati? Signor provveditore è a conoscenza che presso la casa circondariale di Gela non vi è nessun funzionario di polizia penitenziaria assegnato e nominato con decreto della direzione generale del personale e delle risorse, con funzioni di vicecomandante?”. Allo stato attuale, a Balate operano solo trentasette agenti di polizia penitenziaria. I turni serali vengono coperti da quattro di loro, mentre quelli notturni solo da tre agenti. “Questo comporta un rischio per la sicurezza del personale e dell’istituto stesso – si legge ancora nella missiva firmata dal segretario generale della Uilpa Gioacchino Veneziano – in un contesto ad alto indice di criminalità come è quello gelese, dove gli ingressi dalla libertà sono inferiori solo ad istituti che insistono in città metropolitane come Palermo e Catania”. Non va meglio sul fronte del personale amministrativo ridotto ai minimi termini, con un unico operatore che si occupa delle attività dell’area educativa. Inoltre, da un punto di vista contabile, Balate dipende esclusivamente dalla casa circondariale di Caltanissetta. “Che senso ha tutto questo?”, prosegue ancora Veneziano che, intanto, dichiara lo stato di agitazione degli agenti di polizia penitenziaria aderenti alla Uilpa che, senza risposte dal provveditorato, sono già pronti a manifestare davanti alla prefettura di Caltanissetta.

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