Biogas dai rifiuti, progetto escluso da fondi Pnrr: Tar non sospende la graduatoria

 
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Una delle aree della discarica Timpazzo

Gela. I giudici del Tar Lazio, competenti in materia di ricorsi per i finanziamenti Pnrr, entreranno nel merito nei prossimi mesi. Non è stata accolta invece la richiesta di sospensiva che il legale di Impianti Srr, l’in house che gestisce il servizio rifiuti e la piattaforma di Timpazzo, ha avanzato dopo l’esclusione di un importante progetto che la società aveva inoltrato per ottenere ingenti fondi proprio attraverso i finanziamenti Pnrr.  La programmazione dell’azienda prevede infatti un impianto innovativo per produrre biogas dalla lavorazione dei residui solidi urbani della raccolta differenziata, il cosiddetto Forsu. Nel marzo dello scorso anno, rispettando le scadenze previste, il progetto (previsto nella piattaforma di Timpazzo) e tutta la documentazione annessa  furono trasmessi da Impianti Srr al Ministero dell’ambiente, per dare seguito ad uno dei bandi. Nella graduatoria definitiva stilata dai funzionari romani, il progetto è risultato fuori dall’elenco di quelli finanziabili. Un risultato che secondo i vertici di Impianti Srr sarebbe da addebitare ad un’errata valutazione dei criteri previsti nel bando. Indicazioni ribadite nel ricorso avanzato e con il quale anzitutto si chiedeva la sospensione degli effetti della graduatoria.

Allo stato, per i giudici amministrativi non ci sono le condizioni (anche per non incidere sulle procedure dei progetti invece ammessi) ed entreranno successivamente nel merito delle questioni poste nel ricorso. Secondo i vertici aziendali e in base a ciò che è stato riportato alla base dell’azione legale, non sono noti i criteri che hanno condotto all’attribuzione del punteggio finale. L’efficientamento dell’impiantistica e lo sviluppo di un ciclo che porti al “rifiuto zero” sono obiettivi che il management di Impianti si è posto e avere i fondi Pnrr garantirebbe ampi spazi di manovra.

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