Blitz “Boomerang”, droga da Catania e Vittoria: “Confermare le condanne”

 
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Gela. Le condanne vanno confermate, anche se con riduzioni rispetto all’entità decisa in primo grado dal gup del tribunale di Caltanissetta. E’ quanto richiesto dalla procura generale, nel giudizio di appello, legato all’inchiesta antidroga “Boomerang”. Soprattutto sul punto dell’associazione, il procuratore generale ha rivalutato alcuni aspetti, individuandola come gruppo comunque non così radicato. Quattordici anni e dieci mesi sono stati chiesto per Giacomo Gerbino, considerato la vera mente del traffico di droga e dei contatti con catanesi e vittoriesi (in primo grado è stato condannato a sedici anni e quattro mesi di detenzione). Tredici anni sono stati chiesti per Virgilio Terranova (in primo grado quattordici anni e otto mesi); dodici anni per Salvatore Valenti (il gup l’ha condannato a quattordici anni e otto mesi); nove anni per Fortunato Vella (in primo grado dieci anni e otto mesi); otto anni e quattro mesi per Bartolomeo Palmieri (la condanna del gup è stata a dieci anni in continuazione); sette anni e sette mesi per Giovanni Tumino (nove anni in primo grado); sette anni e sei mesi per Gaetano Renna (dieci anni in primo grado); sette anni e un mese a Salvatore Raniolo (condannato dal gup a otto anni e otto mesi); due anni e due mesi per Carmelo Pelligra (due anni e otto mesi in primo grado); due anni e nove mesi per Giuseppe Iapichello (condannato a tre anni e quattro mesi in primo grado). Tutti gli imputati avevano optato per il rito abbreviato.

Altri presunti complici, in ordinario, sono a processo davanti al collegio penale del tribunale di Gela. Le difese, anche in primo grado, hanno sempre escluso l’esistenza di un’organizzazione, impegnata nello spaccio di droga su ampia scala. I carabinieri e i pm della Dda nissena misero a segno il blitz, ritenendo che gli imputati avessero strutturato contatti con importanti fornitori, sia etnei che vittoriesi. Sono stati individuati non solo i grossisti ma anche i presunti corrieri della droga. I primi difensori hanno concluso. In aula, si tornerà a settembre. I coinvolti sono difesi dagli avvocati Flavio Sinatra, Cristina Alfieri, Carmelo Tuccio, Vittorio Giardino, Davide Limoncello, Paola Carfì, Angelo Cassone, Saverio La Grua, Matteo Anzalone, Calogero Vinci, Filippo Pino e Dario Polizza Favarolo.

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