Blitz “Chimera”, Brancato dal gip: si è avvalso della facoltà di non rispondere

 
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Gela. E’ tra i coinvolti nel maxi blitz antimafia “Chimera”, che ha toccato il gruppo di riferimento della stidda mazzarinese, quello legato alla famiglia Sanfilippo. Il gelese trentottenne Emanuele Brancato, nel recente passato coinvolto in altre inchieste, è ritenuto un collegamento dei mazzarinesi per la droga. I pm della Dda di Caltanissetta e i carabinieri, per la sua posizione, hanno chiesto e ottenuto dal gip un provvedimento di custodia cautelare in carcere. Questa mattina, si è presentato proprio davanti al gip nisseno, per l’interrogatorio di garanzia. Difeso dall’avvocato Giacomo Ventura, si è avvalso della facoltà di non rispondere. L’inchiesta ha coinvolto più di cinquanta indagati e i pm della Dda di Caltanissetta ritengono di aver ricostruito l’attuale organigramma della mafia mazzarinese, con ramificazioni sul territorio ma anche nel nord Italia.

Un provvedimento restrittivo è stato emesso anche nei confronti della moglie di Brancato, la trentaquattrenne Valentina Maniscalco, che è invece ai domiciliari e verrà sentita successivamente.

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