Gela. Dopo i diciotto rinvii a giudizio della scorsa settimana, compreso quello del presunto reggente della famiglia Rinzivillo, Giuseppe Tasca (difeso dagli avvocati Danilo Tipo e Lia Comandatore), oggi il procedimento davanti al gup del tribunale di Caltanissetta, Lorena Santacroce, è proseguito con gli imputati, coinvolti nel blitz antimafia “Ianus”, che hanno scelto l’abbreviato. Le difese, con eccezione avanzata dal legale Davide Limoncello e da altri difensori, gli avvocati Flavio Sinatra e Giuseppe Dacquì, hanno nuovamente posto la richiesta di astensione del gup, che già l’aveva formalizzata per le posizioni di Giovanni Rinzivillo e Gioacchino Giorgio. L’eccezione non è stata accolta e così le difese si apprestano alla ricusazione, che sarà valutata dalla Corte d’appello nissena. In aula, sono stati sentiti Salvatore Azzarelli, Rocco Grillo e Giuseppe Sicurella. Nei loro confronti le contestazioni principali muovono dal traffico di droga, che per i pm della Dda di Caltanissetta sarebbe stato controllato dai clan di Cosa nostra, con le famiglie Rinzivillo ed Emmanuello. Altri imputati saranno sentiti nel corso delle prossime udienze. Tra le parti civili, c’è il Comune di Gela, su mandato dell’amministrazione, rappresentato dall’avvocato Giusy Ialazzo. Sono parti civili inoltre il Ministero dell’interno, attraverso l’Avvocatura dello Stato (con il legale Giuseppe Laspina), il Comune di Canicattì e un’associazione antiracket. Le accuse mosse dai pm della Dda di Caltanissetta riguardano Giuseppe Alaimo, Massimiliano Astuti, Salvatore Azzarelli, Giuseppina Bonanno, Giuseppe Borgese, Salvatore Castorina, Alberto Pasquale Di Dio, Crocifisso Di Gennaro, Giacomo Di Noto, Giuseppe Domicoli, Graziana Domicoli, Dario Gagliano, Rocco Grillo, Giuseppa Lauretta, Angelo Lorefice, Daniele Mangiagli, Luca Marino, Salvatore Mezzasalma, Diego Milazzo (1994), Salvatore Nocera, Mohamed Matar Hassan Omar, Nicola Palena, Fabio Palumbo, Emanuele Pantano, Giuseppe Pasqualino, Alessandro Pellegrino, Alessandro Peritore, Calogero Orazio Peritore, Antonio Rapicavoli, Mirko Salvatore Rapisarda, Rocco Rinzivillo, Vincenzo Romano, Vincenzo Scerra, Carmelo Scilio, Giuliano Giovanni Scordino, Luigi Scuderi, Giuseppe Sicurella, Giuseppe Sinatra, Antonio Solazzo, Salvatore Taormina, Mario Tomaselli e Giuseppe Verdelli. Sono già stati rinviati a giudizio, Giuseppe Tasca, Vincenzo Alberto Alabiso, Rosario Greco, Benedetto Giuseppe Curva’, Ignazio Agro’, Loredana Marsala, Marius Vasile Martin, Vincenzo Mazzola, Diego Milazzo (1984), Morena Milazzo, Orazio Monteserrato, Brahallan Ivan Escobar Buritica, Gianluca Attardo, Maurizio Domicoli, Dario Rinzivillo, Andrei Pascal, Filippo Scordino e Giuseppe Terrasi. Sono state stralciate le posizioni di Giovanni Rinzivillo (difeso dagli avvocati Filippo Spina e Flavio Sinatra) e Gioacchino Giorgio, proprio rispetto a eccezioni avanzate dai legali che li rappresentano.
Per Vincenzo Donzella, (con il legale Salvo Macrì), Samuele Rinzivillo (difeso dall’avvocato Carmelo Terranova) e Manuel Ieva (difeso dagli avvocati Flavio Sinatra e Luca Cianferoni), gli atti sono ritornati ai pm. In totale, sono sessantacinque gli imputati. In gran parte hanno optato per il giudizio abbreviato. Fra gli avvcati di difesa, i legali Carmelo Tuccio, Angelo Cafà, Cristina Alfieri, Rosario Prudenti, Rocco Cutini, Domenico Cacocciola, Maria Lucia D’Anna, Salvatore Bruzillà, Dario Polizza Favaloro, Salvatore Pace, Giuseppe Cascino, Luigi Zinno, Andrea Giannino, Alfonso Abate, Antonio Montana, Calogero Meli, Gioacchino Marletta, Debora Speciale e Giuseppe Dacquì.