Blitz nelle campagne di Canicattì, bloccati combattimenti di pitbull: gelesi denunciati

 
0
I poliziotti hanno perlustrato l'intera zona prima di far scattare il blitz

Canicattì. Circa seimila euro, solo di puntate, sei pitbull e anche farmaci e due proiettili di una pistola 6,35. I poliziotti del commissariato di Canicattì e quelli della mobile di Agrigento, nel fine settimana appena trascorso, hanno fatto irruzione in un immobile di campagna, in contrada Garziano. Hanno trovato venticinque persone, che assistevano a combattimenti tra pitbull. Uno dei cani era gravemente ferito. Secondo gli investigatori, su quei combattimenti si scommetteva e c’è chi è arrivato direttamente dalla Puglia. I venticinque sono stati denunciati, a piede libero. Ci sono diversi gelesi, catanesi, palermitani e pugliesi. Sono stati individuati anche due minorenni, uno appunto gelese. I cani e tutto quello che è stato trovato, compresi i soldi, sono stati posti sotto sequestro. Gli investigatori agrigentini ipotizzano che il giro di combattimenti tra cani sia piuttosto ben avviato, forse gestito da soggetti vicini alla criminalità. E’ emerso che l’organizzatore dei combattimenti in contrada Garziano sia un trentacinquenne di Canicattì.

Uno dei pugliesi, invece, aveva i proiettili. Secondo i poliziotti, gli organizzatori erano anche pronti, qualora ce ne fosse stato bisogno, ad abbattere i cani. Le indagini sono in corso. “Abbiamo dimostrato alla criminalità organizzata e diffusa che lo Stato è presente. Noi siamo degli ‘artigiani’ con degli strumenti ben precisi, ma questi strumenti giuridici, noi, la Procura e il sindaco sappiamo utilizzarli. Non ci tireremo mai indietro e continueremo, giorno per giorno, a combattere questo tipo di criminalità perché dove girano i soldi, gira anche qualcos’altro – ha commentato il commissario capo Francesco Sammartino – voglio sottolineare che non ho gestito risorse umane, ma eccellenze umane: 30 poliziotti che hanno rischiato grosso, ma che non si sono tirati indietro nel fare l’irruzione”. Accanto agli agenti del commissariato di Canicattì c’erano infatti anche i colleghi della Squadra Mobile della Questura e quelli di altri commissariati della provincia, nonché il reparto Volo di Palermo e il reparto Prevenzione crimine di Palermo. “Noi abbiamo dimostrato che ci siamo e ci saremo per il futuro”, ha sottolineato il commissario capo.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here