Blitz “Supermarket”, droga in centro storico: in appello chiesta conferma condanne

 
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Le indagini condotte dai poliziotti

Gela. Sei condanne vennero pronunciate dal gup del tribunale, nel giugno dello scorso anno al termine del giudizio abbreviato. Gli imputati erano accusati di essere dietro ad un giro di droga, con base in centro storico. Venne monitorata la zona di via Abela. La procura generale, in appello, ha chiesto la conferma di tutte le decisioni di primo grado. Sono stati i difensori degli imputati a rivolgersi ai giudici nisseni, per contestare quanto stabilito dal gup. Da quanto emerge, i magistrati di appello hanno sostanzialmente confermato le decisioni di primo grado, ad eccezione della posizione di Antonino Raitano, la cui condanna è stata ridotta a due anni e otto mesi di reclusione, rispetto ai tre anni e quattro mesi decisi dal giudice dell’udienza preliminare. Richiesta di concordato era stata avanzata per Michael Caci (in primo grado la condanna era stata di tre anni di reclusione). Cinque anni di detenzione erano stati disposti per il presunto capo del gruppo, Benito Peritore. Avrebbe gestito lo spaccio insieme ad alcuni familiari. Due anni e due mesi furono imposti alla moglie, Concetta Liardo. Due anni e otto mesi per Carmelo Nicastro e tre mesi, infine, ad Alberto Drogo.

Assoluzioni, in primo grado, arrivarono per Elisea Peritore, Calogero Peritore e Massimo Terlati. Altri due coinvolti vennero rinviati a giudizio. La zona dello spaccio fu videoripresa, nonostante il tentativo di danneggiare i sistemi collocati dai poliziotti, che avevano avviato l’indagine “Supermarket”. L’inchiesta, concentrata subito su quanto accadeva in via Abela, partì, almeno così spiegarono gli inquirenti, da una segnalazione anonima inoltrata attraverso l’app “Youpol”.

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