“Blocca trivelle non incide su autorizzazioni Eni”, Cacici: “Base a terra garantisce occupazione”

 
0

Gela. I sindacati dei chimici, entro le prossime settimane, potrebbero incontrare i vertici di Enimed per proseguire l’interlocuzione avviata sul finire dello scorso anno. Le richieste maggiori riguardano il progetto della base a terra per il gas. Si teme che l’azienda possa risentire del “blocca trivelle” varato dal governo nazionale. Un’ipotesi che preoccupa i lavoratori, non solo quelli del settore upstream. L’indotto di raffineria, infatti, guarda ai cantieri per la base a terra come prosecuzione quasi naturale delle attività legate alla green refinery, che nei prossimi mesi andranno incontro alla conclusione. “Sono allarmismi inutili – dice il segretario provinciale dell’Ugl metalmeccanici Francesco Cacici – il “blocca trivelle” del governo non incide su autorizzazioni che Eni ha già ottenuto per i progetti nel sito locale”. Per il sindacalista, non ci saranno stop inattesi.

“I lavori sono programmati e le aziende locali confidano negli appalti che assicurano occupazione – conclude – il fermo non è da prendere in considerazione, salvo che non lo decida proprio l’azienda. In questo caso, i lavoratori non staranno a guardare. C’è bisogno di occupazione e sono certo che le attività proseguiranno così come programmate”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here