“Blocca trivelle” varato dal governo, sindacati spingono per incontro: chiesto tavolo con Confindustria

 
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Gela. Preoccupazioni per la ricaduta sugli investimenti nell’area locale, da poco sono state ufficialmente rese note dalla rsu di Enimed. I lavoratori del sito gelese e di quelli siciliani temono che l’emendamento “blocca trivelle”, varato dal governo nazionale, possa indurre il cane a sei zampe a fare passi indietro sul fronte degli investimenti nel settore upstream. Nel protocollo d’intesa di cinque anni fa, il grosso delle risorse messe sul tavolo da Eni riguarda proprio questo comparto, a cominciare dalla base a terra per il gas. Davanti agli ultimi sviluppi romani, un passo ufficiale l’hanno fatto le segreterie nazionali dei chimici di Filctem, Femca e Uiltec.

Hanno approfittato del tavolo avviato per il rinnovo del contratto nazionale del settore energia e petrolio per chiedere ai vertici di Confindustria Energia, loro controparte datoriale, di spingere con il governo per un incontro ufficiale sulla questione dello stop ai permessi di esplorazione. Sindacati e lavoratori ritengono che la scelta governativa possa produrre effetti negativi sull’occupazione, già nel breve periodo.

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