Bollette sempre più pesanti, anomalie nei contatori: utenti locali si rivolgono all’Autorità nazionale

 
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Gela. Bollette dell’energia elettrica, che in alcuni casi hanno sfiorato anche i mille euro. Consumi ritenuti del tutto sproporzionati hanno indotto diversi residenti del quartiere Giardinelli a chiedere spiegazioni alle società che gestiscono il servizio. I due legali ai quali si sono rivolti, gli avvocati Maurizio Scicolone e Marzia Cammarata, hanno inoltrato una serie di diffide. Tutto nascerebbe dai numeri dei nuovi contatori, installati da E-Distribuzione, che non corrisponderebbero alle utenze. Quindi, gli utenti finali pagherebbero per utenze che in realtà non sono collegate ai loro effettivi consumi quotidiani. Alcune famiglie sono passate, senza mutare i consumi, da spese per l’energia che non raggiungevano neanche i cento euro a bollette sempre più pesanti. I legali, così, hanno diffidato direttamente il Servizio nazionale elettrico, sostenendo che gli operatori di E-Distribuzione, che materialmente si occupano delle installazioni, non darebbero indicazioni utili, pur effettuando i sopralluoghi e le verifiche sui sistemi. Solo in alcuni casi, si è arrivati ad una mediazione bonaria. L’atteggiamento assunto dalle aziende e i danni economici che molte famiglie, a reddito basso, stanno subendo, hanno convinto i legali a rivolgersi all’Arera, l’Autorità nazionale di regolazione per energia, reti e ambiente.

“Abbiamo agito a tutela dei diritti di questi consumatori – dicono i legali – che sono stati danneggiati. Siamo certi che ci siano gravi anomalie, che vanno a pesare enormemente su quanto pagato dagli utenti. L’Arera instaurerà un procedimento”.

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