Bonifiche e smantellamento impianti, lavori vanno avanti: “Verifica con Eni”

 
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Gela. Il protocollo, condiviso dal Ministero dell’ambiente, allora guidato da Sergio Costa, e da Eni, risale al dicembre di due anni fa. Le parti optarono per avviare un percorso di interventi, finalizzati alla decarbonizzazione del sito di contrada Piana del Signore. Un programma di investimenti che si traduce soprattutto nel decommissioning degli impianti che non fanno più parte del ciclo della nuova green refinery. I lavori vanno avanti e i manager di Eni hanno sempre spiegato che il cronoprogramma è pienamente rispettato. Il senatore grillino Pietro Lorefice, che a Roma segue gli iter relativi alle bonifiche sul territorio, a breve chiederà un aggiornamento ai manager di Eni. “E’ importante fare il punto della situazione – spiega – anche se bonifiche e decommissioning vanno avanti”. Il senatore pentastellato, che seguì anche le trattative che poi portarono alla firma del protocollo di due anni fa, cercherà di acquisire ulteriori dati. “Le attività sono in corso, compresa quella per la demolizione di una delle torce, che era piuttosto impattante, anche da un punto di vista visivo – aggiunge – chiederò di capire a che punto sia il progetto per il canale A, che va piantumato e convertito a verde. Più in generale, bisogna verificare tutte le attività, che comunque vanno avanti”.

Il protocollo di due anni fa servì soprattutto per pianificare lo smantellamento di tutti quegli impianti e dei sistemi, non più funzionali al nuovo ciclo verde della raffineria di contrada Piana del Signore. Nell’accordo firmato si prevedono diciassette interventi, da concludere entro il 2022. Nel progetto della multinazionale, avallato dal Ministero dell’ambiente, l’anidride carbonica verrà “catturata” e riutilizzata, convertendola in “materiale cementizio e bio-olio”. L’area individuata si estende per due ettari. Lo smantellamento riguarda impianti che occupano circa venti ettari delle aree interne al sito industriale.

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