Braccio di ferro sugli impianti dell’ex Asi, no Caltaqua: nuovo ricorso

 
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L'area industriale ex Asi di Brucazzi

Gela. Un anno fa la Regione dispose la nomina di un commissario ad acta, per accelerare il passaggio della gestione degli impianti idrici, fognari e di depurazione, da Irsap all’Assemblea territoriale idrica. L’Ati, così come indicato dalla normativa, deve procedere a sua volta a darli in concessione d’uso a Caltaqua, gestore del servizio idrico integrato. Il commissario ad acta ha effettuato gli adempimenti previsti ma la società italo-spagnola ha già più volte detto no al subentro. Non sarebbe in condizione di portare avanti gli impianti dell’area industriale di Brucazzi e quelli di Caltanissetta e San Cataldo. Per l’azienda, non ci sarebbe la necessaria autorizzazione agli scarichi e mancherebbero i titoli abilitativi, una vera e propria convenzione e un piano d’ambito. I legali di Caltaqua, sempre lo scorso anno, a seguito dei provvedimenti del commissario, si rivolsero ai giudici del Tar Palermo, chiedendo la sospensiva, per bloccare gli effetti degli atti. I giudici amministrativi non hanno accolto le richieste. L’azienda, di recente, si è di nuovo rivolta alla giustizia amministrativa. Con un ricorso si punta all’annullamento del provvedimento che stabilisce il trasferimento degli impianti. L’Ati, presieduta dal sindaco di Niscemi, Massimiliano Conti, era già in ritardo nella procedura e per questo motivo è arrivata la nomina di un commissario.

Caltaqua, però, non sembra avere intenzione di prendere in concessione gli impianti industriali di Gela, Caltanissetta e San Cataldo, e punta ad una decisione favorevole dei giudici. Irsap, subentrata all’ex Asi, ha deciso di opporsi al ricorso ed è stato dato mandato ad un legale. Caltaqua, in base agli atti commissariali, avrebbe dovuto prendere in carico gli impianti, fin dall’ottobre dello scorso anno. Fino ad oggi, invece, il braccio di ferro non ha avuto esito, tra note di sollecito e ulteriori ricorsi alla giustizia amministrativa.

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