Brucculeri carica il Gela: “Siamo stanchi ma vogliamo raggiungere il sogno”

 
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Manca ormai poco alla sfida che potrebbe decidere le sorti del Gela calcio.

La trasferta di domenica a Paceco contro il Dattilo non sarà certamente semplice vista la caratura dell’avversario. I gialloverdi sono molti forti in fase offensiva e lo dimostrano i gol fatti,grazie ai quali si piazzano come il secondo miglior attacco del campionato. Ma questo non dovrà scoraggiare i ragazzi di mister Brucculeri che, se approcceranno la partita nello stesso modo prodotto nelle ultime settimane e riusciranno a sbloccare prontamente il risultato, potranno agevolmente  gestire la partita. D’altronde non è un mistero che i biancazzurri sono attualmente la squadra più in forma del campionato e lo hanno dimostrato la continuità dei risultati ottenuti ma soprattutto il modo in cui li hanno ottenuti. Dell’importanza e decisività del match ha parlato in primis il mister: ”Sappiamo che la partita di domenica potrebbe farci raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati a inizio stagione. Mi preoccupa un po’ di stanchezza fisica e mentale e per questi centottanta minuti rimasti c’è un’adrenalina pazzesca. Mantenere un profilo basso è stato importante ma soprattutto praticare l’umiltà e lo spirito di sacrificio per il lavoro e alla fine il lavoro paga. Il troppo entusiasmo, viceversa, può giocare brutti scherzi. Dal punto di vista tattico cambierò qualcosa perché sono deficitario di qualche giocatore che è in fase calante”. Anche il difensore Fabio Campanaro ha commentato il particolare momento della squadra: “ Per vincere occorreranno grinta e determinazione. Non dobbiamo cullarci del fatto che abbiamo un’altra gara per cercare di vincere il campionato ma, dobbiamo chiudere la pratica già domenica. Tutto dipenderà da noi perché oltre a giocare bene godiamo di un’ottima forma fisica”.

Il match avrà inizio alle 16 presso lo stadio “Comunale G. Mancuso” di Paceco.  Arbitrerà il signor giorgio Bozzetto di Bergamo coadiuvato dagli assistenti Mario Raineri e Vito de Luca di Palermo. 

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