Bufera tra i consiglieri per l’affidamento dello stadio, spuntano le “facili” gestioni

 
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Gela. Cinque consiglieri comunali hanno convocato i rappresentanti delle società sportive in reazione alla mozione degli esponenti di Forza Italia sull’utilizzo esclusivo dello stadio “Vincenzo Presti” alla società “Gela calcio”.

Si tratta di Guido Siragusa, Sandra Bennici, Cristian Malluzzo, Giovanni Panebianco ed Enzo Cascino, il cui gesto è stato immediatamente criticato dai componenti della sesta commissione consiliare, presieduta da Salvatore Sammito, che aveva già redatto e inviato un regolamento per affidare gli impianti sportivi. Lo stesso era stato consegnato all’assessore allo Sport, Eugenio Catania, chiamato a predisporre una delibera di Giunta.

Lo sfogo della commissione contro i consiglieri. “Alcuni colleghi consiglieri – evidenza la sesta commissione – non sono stati attenti durante l’esposizione del nostro intervento perché avevano la mente impegnata ad organizzare una conferenza stampa”.

Riflettori accesi anche sul teatro comunale. Il consigliere Guido Siragusa annuncia l’avvio di una verifica di tutte le strutture pubbliche compreso il teatro Eschilo e il Palacossiga. “Sono certo che scoppierà un putiferio. Il vero problema è rappresentato dal risalto mediatico che ha dato l’assessore Catania – spiega il consigliere Siragusa – Se l’amministrazione continua a non volere la copertura politica faremo i conti alla fine”.

Stop alle assegnazioni clientelari. Tra i rappresentanti delle società sportive, Paolo Comandatore, presidente dell’associazione Amatori Gela, ammette che “oggi la classe politica non riceve ordini dai partiti e ha maggiore autonomia. Se prima le associazioni godevano di determinati vantaggi sfruttando le amicizie politiche adesso bisogna pazientare e ripartire con le stesse opportunità”. Parole che tuonano nelle orecchie di chi spera in un gestione della cosa pubblica ma non “gode” di nessuna influenza politica.

Le motivazone di Siragusa. “Abbiamo voluto accendere i fari su una realtà complessa che esula le aspettative legittime di qualcuno – aggiunge Siragusa – Non è una riunione contro. Il calcio è il “Gela calcio” ma non solo. Ci sono delle società che, con i loro rappresentanti, sono venute in Consiglio comunale ad evidenziare le loro prospettive. Su questa vicenda è necessario mantenere la calma e lavorare per obiettivi, fra tutti quello di garantire una adeguata sistemazione.

Il risalto mediatico di una vicenda che era esclusivamente consiliare, partita col rifacimento del manto erboso e finita nell’uso esclusivo dello stadio che noi interpretiamo come una fuga in avanti che non fa bene prima di tutto al Gela calcio”.

“Abbiamo un patrimonio comunale ampio che necessita di essere rivisitato – sottolinea Siragusa -. Come non lo so. E’ necessaria una riflessione politica partendo dalla consapevolezza che abbiamo solamente 1 milione e 600 mila euro nel piano di disponibilità delle opere pubbliche. Questa amministrazione nata sul moto del cambiamento popolare di fatto sta cambiato ben poco”.

Cascino contro le gestioni “leggere”. Secondo il consigliere Enzo Cascino, “la soluzione per salvaguardare gli impianti sportivi – aggiunge – deve fare i conti con una cattiva gestione avuta dalle società. Oggi siamo davanti ad un danno erariale legato anche al rifacimento del manto erboso danneggiato. Dico a chi vuole gestire gli impianti pubblici di avere maggiore rispetto per le strutture e per le società sportive minori”.

Lo sfogo di Di Dio. Secondo Luigi Di Dio, esponente della sesta commissione, “questa avanzata di scudi mi sembra inappropriata – conclude – In sede di commissione i consiglieri avevano deciso di affidare lo stadio ma non a tutti. La struttura è danneggiata. Noi abbiamo redatto un regolamento di affidamento di tutte le strutture”. 

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