Buon compleanno Aias, 40 anni a servizio di persone speciali

 
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Gela. Il centro Aias di contrada Borgo Manfria martedì mattina, alle 10, si racconterà, tracciando un bilancio lungo quaranta anni.

Un percorso che ha permesso di fare della diversità un valore aggiunto. Per raggiungere l’importante traguardo tutti i vertici dello storico centro di cura ed assistenza hanno osservato un unico credo: mettersi in gioco. Il risultato è lampante caratterizzato dagli occhi felici di persone capaci, senza dire una parola, di trasmettere emozioni aumentando, inconsapevolmente, gli stimoli di vita altrui.

L’evento “Quarant’anni di Aias” si terrà alla presenza delle massime autorità nazionali Aias: Francesco Lo Trovato (Presidente d’Onore nazionale) e Salvatore Nicitra (Presidente nazionale), ma sarà aperto a tutta la cittadinanza.

Partecipare può volere significare comprendere ciò che ha permesso di debellare, quasi del tutto, il fenomeno dell’abbandono dei diversamente abili tra le mura domestiche. Dopo quaranta anni, per molti, è solo un lontano ricordo. Immergersi in quel percorso contrassegnato da un mix di attività ludico-creative e terapie professionali. Dalla rieducazione neuromotoria alla fisokinesiterapia, psicomotricità, logopedia, psicoterapia e terapia occupazionale.

E’ cosi che i sorrisi dei diversamente abili hanno colmato trasversalmente i cuori di ogni essere umano, dimostrando che in fondo siamo tutti utili allo stesso sistema. Non solo sotto i riflettori mondiali degli Special Olympcs, dove i gelesi sono spesso protagonisti. Anche nelle cose semplici.  

Per il cerimoniale dei primi 40 anni del centro di cura e assistenza Aias, martedì, saranno i vertici della storica struttura a tracciare quel lungo bilancio e annunciare i nuovi progetti. Tra tutti “Il dopo di noi”.

Saranno chiamati ad uno ad uno, evidenziando che sono loro i veri protagonisti di una rinnovata forma di pensiero che ha permesso di abbattere le barriere mentali prima ancora di quelle architettoniche.

Il timoniere della grande traversata verso la dignità dei diversamente abili è Anna Maria Longo. Si è insediata nel dicembre 2011. E’ ancora la prima donna presidente dell’Aias di contrada Borgo Manfria, con un piede fermo nel presente e lo sguardo proiettato verso il futuro. Già nel ruolo di consigliera nazionale dal 2010, Anna Maria Longo si è spesa promuovendo numerose escursioni, come l’incontro con Papa Francesco.

Prima di lei l’Aias di “Borgo Manfria” ha visto succedersi diversi uomini. Da Gaetano Battaglia,  fondatore della struttura e primo membro effettivo della scuola di fisiokinesi catanese, a Vincenzo Di Natale, Umberto Russo, Vincenzo Capici, Orazio Sciascia, Nunzio Pisano, Giuseppe Aldisio, Salvatore Iozza, Tommaso Aldisio e Carmelo Martines. “Tutte persone che hanno fatto un pezzo di strada con noi – assicura Anna Maria Longo – e che, con il loro impegno, hanno contribuito a far diventare l’Aias di Gela punto di riferimento nel trattamento delle diverse abilità”.

“E’ con grande orgoglio che l’Aias di Gela spegne quaranta candeline – spiega il presidente Longo – celebrando il suo primo quarantesimo con una cerimonia alla presenza del Vescovo, monsignor Rosario Gisana, e una pubblicazione volta a promuoverne l’impegno nel territorio. Tanti i volti che negli anni hanno accompagnato la nostra missione”.

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