Buoni pasto e spettanze negate in ospedale, il Nursind attacca il manager Iacono

 
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Provinzano spinge per i tamponi rapidi

Gela. Il sindacato ospedaliero NurSind alza la voce contro il management dell’Asp cl2 e annuncia l’avvio di un’azione legale.

Alla base del malcontento ci sono i buoni pasto e le spettanze di dicembre 2016 finora negati a circa 200 dipendenti ospedalieri.

“Il 30 settembre i nostri legali depositeranno i decreti ingiuntivi – accusa Giuseppe Provinzano, segreteria territoriale Nursind – e vedremo quello che verrà fuori”.

A fare scattare la frattura tra il sindacato comparto sanità e i vertici dell’Azienda sanitaria provinciale di via Cusmano sarebbero state le rassicurazioni non onorate da parte del direttore generale, Carmelo Iacono che preferirebbe “interloquire con altri sindacati meno rappresentativi tra le corsie dei presidi ospedalieri”.

“Dobbiamo dire, con grande rammarico, che nonostante le rassicurazioni che il management ha inviato – incalza Provinzano – i nostri iscritti non stanno tranquilli e pretendono che le azioni legali, circa la riscossione coatta dei buoni pasto agli aventi diritto, venga continuata. Abbiamo iniziato a raccogliere le prime adesioni delle circa 200 previste che non hanno per oggetto esclusivamente i buoni pasto ma anche le spettanze di dicembre 2016. Rimane poi – aggiunge la segreteria provinciale Nursind – anche il saldo della produttività 2015 che molte unità operative debbono percepire in barba a quanto concordato in sede di Prefettura nel corso dello stato di agitazione dello scorso giugno”.

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