Caccia alla leadership in Fi, Bartolozzi-Federico spingono per Maniscalco: “Cosa vuole fare Mancuso?”

 
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Pino Federico, Michele Mancuso e Giusi Bartolozzi

Gela. Ieri, al primo vero vertice convocato da quella che a breve dovrebbe diventare una coalizione elettorale di centrodestra, i forzisti si sono presentanti con una specie di triumvirato. Un rappresentante per ogni area del partito locale. Così, se Pino Federico ha mandato in avanscoperta l’imprenditore Gabriele Pellegrino, la deputata nazionale Giusi Bartolozzi ha delegato l’ex vicepresidente dell’assise civica Salvatore Scerra e il coordinatore provinciale e deputato regionale Michele Mancuso ha risposto affidandosi al docente Salvatore Rinzivillo (suo referente di fiducia). In Forza Italia, uno dei partiti che dovrebbe trainare la coalizione, la “pace” sembra quasi un lontano auspicio. Oramai è chiaro che l’asse Bartolozzi-Federico non vede più di buon occhio la guida di Michele Mancuso, a sua volta da mesi impantanato nella non scelta di un coordinatore cittadino. Dopo l’azzeramento dello scorso maggio, successivo alle nazionali che hanno consentito a Forza Italia locale di confermare la capacità di attrarre voti, la spaccatura tra la base locale e il coordinamento nisseno si è fatta sempre più marcata. L’ex deputato all’Ars Pino Federico e la parlamentare Giusi Bartolozzi non nascondono di voler nuovamente sostenere la guida in città di Emanuele Maniscalco, l’ex coordinatore cittadino azzerato da Mancuso nonostante i risultati elettorali. “E’ la nostra scelta e l’abbiamo sempre detto – spiega Bartolozzi – ora tocca a Mancuso. In città, vorrebbe affiancargli un suo referente? Allora, ridiscutiamo tutti i coordinatori provinciali, prevedendo rappresentanti che facciano riferimento anche all’area del partito che guarda a me e a Federico. C’è di più, portiamo questo criterio anche nel coordinamento provinciale. Cosa vuole fare Mancuso? Lo spieghi chiaramente”.

Il gruppo locale di Forza Italia è nettamente diviso e gli azzurri non fanno niente per nasconderlo. C’è in ballo la leadership e neanche Michele Mancuso sembra intenzionato a rinunciarci. Se il tira e molla dovesse andare avanti, allora la corda potrebbe veramente spezzarsi, con conseguenze politiche inattese. Pino Federico, del resto, l’ha ammesso negli scorsi giorni. “Se qualcuno non ha intenzione di vincere – ha avvertito – noi siamo pronti ad andare avanti, anche fuori dal centrodestra”. Un monito che se dovesse concretizzarsi, azzopperebbe il gruppo di centrodestra, riaprendo invece il capitolo delle larghe intese.

1 commento

  1. Io voglio Federico:”SINDACO SUBITO” Ma quali elezioni,ancora stiamo a chiacchierare ed a perdere tempo!Questo è il grande uomo dal grande cuore e la lingua dolce,che la città di Gela ha bisogno!Una bella pacca sulla spalla a tutti coloro che incontra,il sentirsi dire:Adesso ci penso io a risolverti il problema,l’importante è che raccogli tutti i voti possibili per farmi salire,il promettere a tutti un bel posto di lavoro oltre ad adulare le aziende al fine di fare arrivare un mucchio di commesse, anche se tu non gli hai chiesto niente!Grande Federico,in certi periodi,ti viene a cercare per regalarti sogni,ti mette a disposizione anche la luna,ma ha un solo difetto:dopo tal periodo di intense promesse,talmente si trova stanco ed affaticato,che poi non lo vedi più!GRANDE FEDERICO!MI RACCOMANDO,VOTIAMOLO A FUROR DI POPOLO,COSÌ CI SISTEMA TUTTI “PER LE FESTE”GRANDE FEDERICO!

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