Caci prende distanze da Greco, messa alla porta durante riunione: “Mi ha veramente ferita”

 
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Valeria Caci parla di un dialogo aperto e lancia la possibilità di un patto interno

Gela. “Sono veramente ferita”. Potrebbe aprirsi una nuova falla politica nella maggioranza “arcobaleno” del sindaco Lucio Greco. L’ex assessore Valeria Caci, che fa parte dell’alleanza dell’avvocato, è uscita piuttosto scossa da una riunione, che questa mattina a Palazzo di Città sarebbe dovuta servire a risolvere la vicenda dell’ex monastero delle Benedettine, destinato all’esposizione provvisoria della nave arcaica. Nella struttura, infatti, sono presenti tre classi dell’istituto comprensivo “San Francesco”. Se arriva la nave, dove vanno a finire i bambini? E’ questo l’inghippo che si è posto, tra le tante polemiche scaturite dalla scelta di collocare comunque i resti della nave nell’ex monastero, senza attendere il vero e proprio Museo del mare, progetto ambizioso che non ha ancora visto la prima pietra. “Ho partecipato alla riunione per mediare tra l’amministrazione, la scuola e le famiglie – ha detto il consigliere Caci intervista durante il programma “Lo dico alla radio” condotto da Franco Gallo – l’atteggiamento del sindaco non è stato rispettoso. Mi ha accusata di averlo attaccato sulla questione della nave greca (n.d.r riferendosi alla partecipazione dell’ex assessore alla stessa trasmissione), cosa che non è assolutamente vera. Forse, qualcuno gli ha riferito una versione del tutto errata. Ho sempre sostenuto che la nave vada esposta ma ho anche a cuore i diritti delle famiglie e dei bambini. Sono stata invitata ad uscire dalla stanza, con un invito non certo molto delicato. Non è la prima volta che accade. Era successo già in consiglio comunale. Non viene rispettato l’abc dell’educazione. Non capisco se il sindaco abbia un problema personale con me o forse non riusciamo a capirci”. Dopo la sfuriata di Greco, Caci, che solo qualche settimana fa è stata destinataria di un’altra dura reprimenda da parte dell’avvocato durante la seduta sul caso Ghelas, potrebbe anche riflettere sulla sua permanenza in maggioranza. Per ora, non ha assunto una decisione netta.

“Stare in maggioranza – ha concluso – non significa accettare ogni decisione. Serve il confronto. C’è un verbale di consegna delle chiavi del dicembre 2018 che consente alla San Francesco di utilizzare la parte bassa dell’ex monastero”. L’esponente del Popolo della Famiglia è il punto di riferimento politico, all’assise civica, di una parte del gruppo che sostenne l’avventura in municipio dell’ex sindaco Domenico Messinese e adesso i rapporti tra questa fetta di maggioranza e Greco potrebbero incrinarsi, senza possibilità di ravvedimento.

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