Caldo torrido, i sindacati chiedono alle aziende di sospendere le attività edili

 
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Gela.Temperature elevate, lavoratori edili in sofferenza nei cantieri all’aperto. Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil della provincia di Caltanissetta, in considerazione dell’eccezionale ondata di calore, hanno inviato una lettera a tutte le aziende edili operanti in provincia di Caltanissetta chiedendo di mettere in atto tutte le misure di sicurezza per prevenire lo stress termico dei lavoratori sottoposti all’eccessiva esposizione alle alte temperature.

Si chiede, tra le misure indicate nella lettera, anche la possibilità di ricorrere alla sospensione delle attività allorquando la temperatura superi i 34°, di attuare delle pause nelle ore più calde o, nei casi estremi, il ricorso alla cassa integrazione ordinaria per avverse condizioni meteo. La valutazione dei rischi per i lavoratori e dei rimedi spetterà al responsabile della sicurezza aziendale in raccordo con i Rls, i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. L’esposizione al caldo di questi giorni è stata forte. In diversi cantieri, soprattutto quelli impegnati nei lavori stradali, i lavoratori hanno sofferto tantissimo. Nei cantieri devono essere predisposti luoghi ombreggiati in cui svolgere le pause di lavoro e devono essere installati dispensatori di acqua fredda potabile.

Il sindacato degli edili sollecita le aziende, in previsione di una estate torrida, a rispettare le misure di sicurezza previste dal testo unico vengano rispettate. Le aziende, in attuazione della legge 81 del 2008 dovrebbero redigere un piano e prevedere le misure per evitare rischi durante le ondate di calore. C’è ancora una scarsa sensibilità rispetto a questo problema. Vigileremo, ed eventualmente segnaleremo agli organi di vigilanza eventuali inadempienze che potrebbero pregiudicare la salute dei lavoratori.

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