Caltaqua, “niente rimborsi agli utenti per i trialometani nell’acqua”: Arena vuole chiedere i danni

 
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Gela. Rimborsi per i trialometani nell’acqua? Neanche a parlarne. I manager di Caltaqua, l’azienda italo-spagnola che gestisce il servizio idrico integrato anche in città, escludono che quanto accertato negli scorsi giorni possa generare una riduzione della bolletta idrica in favore degli utenti. “Il Gestore intende chiarire espressamente che il sistema tariffario vigente e la normativa relativa alla gestione del servizio idrico integrato, di competenza dell’Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) e dell’Autorità di Ambito – si legge in una nota ufficiale – non prevede alcuna operazione di rettifica degli importi delle bollette occasionata da eventi di torbidità o non potabilità dell’acqua erogata”. Gli utenti continueranno a pagare a prezzo pieno acqua come sempre inutilizzabile a fini alimentari. Addirittura, i manager spagnoli mettono anche le mani avanti, dopo le ordinanze firmate dai sindaci di diversi comuni dell’area. “Appare utile evidenziare che è stato lo stesso gestore, nell’ambito della propria quotidiana azione di campionamento e verifica delle acque immesse in rete, a rilevare i valori fuori-soglia dei trialometani in alcuni comuni – si legge ancora nella nota – informando tempestivamente gli organi preposti affinchè questi intraprendessero le relative azioni decisorie delle quali sono titolari. Il gestore, pertanto, ha continuato con la regolare erogazione della risorsa idrica sulla scorta della decisione formalizzata – con specifiche ordinanze – da parte dei sindaci dei rispettivi Comuni interessati dal fenomeno”.

I vertici dell’azienda si autoassolvono nonostante una quotidianità di estrema emergenza in città. Ma se dagli uffici di Caltaqua fanno sapere che gli utenti non hanno diritto ad alcuna riduzione delle bollette o a eventuali rimborsi, in Comune invece qualcosa potrebbe muoversi. Il commissario Rosario Arena sta valutando l’ipotesi di agire in giudizio contro il gruppo italo-spagnolo. “Devo verificare con i miei legali – ha spiegato davanti alle telecamere di telegela – voglio chiedere i danni alla società, soprattutto quelli legati all’immagine. E’ una situazione inaccettabile”. Lo stesso Arena, nelle ultime ore, dopo la verifica dei dati fatti pervenire dall’Asp, ha revocato l’ordinanza che vietava l’uso a fini alimentari dell’acqua nella zona della villa comunale. Lo scorso ottobre era emersa una percentuale di inquinamento batteriologico superiore a quella prevista.

2 Commenti

  1. A questo punto invito tutti i cittadini a mandare i pagamenti dell’acqua agli scienziati che hanno firmato l’accordo con Caltaqua. Come si fa a pagare l’acqua cancerogena allo stesso prezzo di quella potabile. VERGOGNA..VERGOGNA…VERGOGNA… E

  2. Come volevasi dimostrare : a Gela detta società interpreta le leggi dello stato a suo modo e compiacimento,se fosse per me intenterei una causa a detta Azienda per dirimere questa controversia in tutti i casi dico Vergogna Vergogna a tutti coloro che che firmarono il contratto trentennale con questa azienda

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