“Caltaqua non può gestire 60 milioni di investimenti”, Forum: “Sciogliere contratto”

 
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Uno striscione di protesta esposto durante una seduta di consiglio comunale sul caso Caltaqua

Gela. La nuova fase del servizio idrico deve essere pubblica. Gli esponenti del Forum dei movimenti per l’acqua pubblica tornano a chiederlo, attraverso una lettera aperta indirizzata a tutti i sindaci dell’ambito, compreso l’avvocato Lucio Greco. Hanno scritto anche al prefetto di Caltanissetta e all’assessorato regionale all’energia. La nuova Assemblea territoriale idrica non ha ancora completato il passaggio di consegne dall’Ato idrico Cl6. Il Forum “invita l’Assemblea dei sindaci della provincia di Caltanissetta ad accelerare con la risoluzione in danno del contratto con Caltaqua ed il prefetto e la Regione a vigilare sull’opportunità di far gestire ad un soggetto imprenditoriale attualmente indagato per molteplici casi assurti alle cronache giudiziarie, i 60 milioni di euro di investimenti pubblici su reti e depurazione. Sarebbe infatti una vera beffa ai danni dei cittadini, della legge 19/15 e delle regole democratiche – scrivono – consentire a chi avrebbe dovuto effettuare ormai da molti anni i lavori finanziati, di gestire altri ingenti capitali pubblici, quando esistono formule alternative per non perdere i finanziamenti”. Gli esponenti del Forum, che da sempre spingono per il ritorno ad una piena gestione pubblica, richiamano la decisione assunta lo scorso anno dalla commissione tecnica, che si è espressa per lo scioglimento del contratto. Di quella commissione faceva parte il sindaco Lucio Greco. “L’esito dei lavori della commissione tecnica per la verifica degli adempimenti contrattuali ha rilevato gravissime inadempienze del gestore esprimendosi per la risoluzione anticipata del contratto. Questo passaggio non è facoltativo per l’organo di indirizzo, vigilanza e controllo rappresentato oggi dall’Ati, ma regolamentato dalla legge n. 241/90 art. 21 quinquies e ribadito dalla l.r. 19/15 che va rispettata specie per la gestione di un servizio pubblico essenziale. A parere del Forum è molto grave che in dieci anni di gestione commissariale dell’Ato – scrivono ancora – ci siano state delle “disattenzioni” sul rispetto della legge e del contratto di gestione, incomprensibili a fronte dei disagi che ancora patiscono i cittadini, dell’aumento indiscriminato delle tariffe e del disastro ambientale in corso. Ancora più grave sarebbe se gli stessi sindaci che hanno preso parte ai lavori della commissione tecnica, che ben conoscono le inadempienze registrate, oggi nel direttivo dell’Ati, non individuassero come una priorità assoluta risolvere il contratto di gestione e quantificare il danno ambientale ed economico prodotto, a partire dalle multe comunitarie per la mancata depurazione”.

Martedì prossimo, su nuova convocazione del presidente Massimiliano Conti, l’Ati torna a riunirsi, questa volta per il voto sulla relazione prodotta dall’Autorità idrica toscana. Un incontro che arriva all’indomani dell’ennesimo disservizio verificatosi in città e negli altri centri limitrofi, con lo stop alle forniture per alcuni giorni.

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