“Calvario” dopo l’intervento al femore, sessantenne morto: indagati anche medici “Vittorio Emanuele”

 
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Gela. Prima, l’intervento chirurgico successivo alla frattura del femore e, nelle settimane successive, un lungo viavai tra gli ospedali di Licata, Canicattì e Gela, dove è morto lo scorso 11 agosto. I pm della procura di Agrigento hanno aperto un’indagine sulla fine di un sessantenne, deceduto al “Vittorio Emanuele”. Secondo i familiari, sarebbe stato vittima di errori sanitari, rivelatisi fatali. Dopo l’intervento chirurgico, effettuato all’ospedale “San Giacomo d’Altopasso” a Licata, sarebbe stato colpito da un’infezione. E’ stato successivamente ricoverato all’ospedale “Barone Lombardo” di Canicattì e infine al “Vittorio Emanuele”. Sono in totale quattordici i medici indagati, compresi alcuni in servizio al nosocomio di Caposoprano.

Si ipotizza il reato di omicidio colposo e i magistrati hanno affidato un incarico al perito, che nelle scorse ore, in città, ha effettuato l’autopsia sul cadavere del sessantenne. Anche i legali degli indagati provvederanno a individuare dei consulenti di parte, di modo da valutare le conclusioni tecniche.

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