Campagne senza acqua, “stiamo portando in giudizio il dipartimento regionale per i danni”

 
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Una riunione degli agricoltori locali

Gela. La crisi generale, con l’acqua praticamente razionata, continua a pesare sulle campagne locali. Da tempo, gli agricoltori, di Gela e Niscemi, attendono risposte vere, anzitutto sulle dighe. L’interconnessione tra Disueri e Cimia è stata riparata solo di recente, dopo mesi. Non si riescono però ad invasare i quantitativi necessari, neanche per la sussistenza. Gli agricoltori, da alcune settimane, sono tornati a riunirsi. Lo fanno sempre più di frequente. Hanno deciso di agire giudizialmente. Stanno per dare mandato ad un legale. “Chiederemo un risarcimento danni, citando in giudizio il dipartimento regionale”, spiega Liborio Scudera. Secondo la gran parte dei produttori del territorio, il passaggio della gestione delle dighe, dal Consorzio di bonifica al dipartimento, ha sostanzialmente affossato la già fragile economia locale, imperniata su migliaia di aziende agricole. “Ora, sono anche spuntati possibili problemi per Cimia – aggiunge Scudera – siamo veramente stanchi. Per questa ragione, abbiamo deciso di chiedere i danni che il dipartimento regionale ci sta creando. Ci sono perdite economiche enormi, perché non abbiamo l’acqua necessaria”. Alla crisi dell’acqua, si aggiungono i costi di produzione fuori controllo. Le materie prime sono state sottoposte ad un drastico incremento dei prezzi.

“Tutti denunciano, anche giustamente, l’aumento dei prezzi dei prodotti agricoli che vengono messi in vendita – dice ancora Scudera – nessuno, però, spiega che un fertilizzante molto usato per le produzioni, come l’urea, fino a qualche tempo fa costava 52 euro e oggi è arrivato a 146 euro. Il gasolio agricolo è rincarato quasi del 100 per cento. Senza acqua e con costi di questo tipo, è praticamente impossibile andare avanti”. Gli agricoltori locali attendevano contatti istituzionali, anche con l’amministrazione comunale. Ad oggi, non è stato avviato un tavolo ufficiale. “L’assessore Licata si era impegnato ad organizzare un tavolo, con il dirigente generale Foti – conclude Scudera – ma non abbiamo saputo nulla”.

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