Candiani, il salviniano di ferro che venerdì potrebbe svelare il nome del candidato sindaco

 
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Il vice premier Matteo Salvini e il sottosegretario Stefano Candiani

Gela. La Lega potrebbe ripetere l’exploit che nel 2015 consentì al Movimento 5 Stelle di prendersi la poltrona di sindaco a palazzo di città? Di sicuro il partito di Salvini vola nei sondaggi e l’effetto trascinamento potrebbe avere reflussi positivi anche a Gela, dove si tornerà alle elezioni.

Nel panorama del centrodestra la Lega sembra quella con le idee chiare. Gli altri partiti devono ancora decidere cosa fare da grandi. Forza Italia, malgrado il “Patto del thè” tra Federico e Mancuso sembra ancora avere due anime distinte e distanti. Diventerà Bellissima attende le mosse degli avversari, Maurizio Melfa apre il dialogo a tutti ma non ha ancora deciso se sposare la causa dei movimenti civici o rimanere alleato a destra ed infine gli altri movimenti minori sembrano ancora non aver definito le proprie scelte.

E domani le idee potrebbero essere ancora più chiare. In città arriva Stefano Candiani, vice ministro e commissario regionale. L’occasione arriva dalla presentazione del nuovo circolo cittadino. Saranno presenti i vertici regionali del partito di Salvini, ovvero il responsabile provinciale Oscar Aiello, il circolo gelese, il deputato nazionale Alessandro Pagano, Igor Gelarda, capogruppo al consiglio comunale di Palermo e Fabio Cantarella, assessore ai rifiuti del Comune di Catania.

Stretta l’alleanza con il Popolo della Famiglia, la Lega potrebbe anche decidere di correre da sola ed in tal senso il vice ministro Candiani potrebbe essere più chiaro domani sera, considerata la presenza di tutti i maggiori referenti regionali.

Ma attenzione, chissà che non possa ripetersi anche a Gela quanto sta avvenendo in ambito nazionale, ovvero un accordo politico-elettorale giallo verde tra Lega e Cinque Stelle. In città i simpatizzanti aumentano ma adesso sembra già il momento delle scelte.

Ma chi è Stefano Candiani, salviniano di ferro? A Palazzo Madama dal 2013, 47 anni, ex sindaco di Tradate, Varese. Il vice premier lo ha nominato commissario della Lega in Sicilia. Non è un caso che sia sottosegretario al dicastero dello stesso Salvini, che lo ha voluto al suo fianco.

Dopo la nomina a commissario le sue prime parole ai giornalisti sono state chiare. “Non si vince perchè Salvini va in televisione e noi non siamo quelli che stanno sui social ma poi restanopersonaggi del web. Noi siamo di carne ed ossa, riconoscibili e serie. Si viene in Lega per lavorare. Oggi essere leghista è difficile perchè bisogna essere seri e in questo Paese oggi la serietà non è semplice ma un dovere”.

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