Candidati e veleni, i dem ribelli contro la “compagna” Cardinale: “Il territorio? Lo osserva da lontano”

 
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Gela. L’affare Cardinale, indipendentemente dall’esito delle urne di marzo, lascerà una ferita insanabile nei rapporti tra i dem locali e quelli che decidono, tanto a Palermo quanto a Roma. Venerdì, i “ribelli” si sono dati appuntamento al circolo Gela Centro, quello del deputato regionale Giuseppe Arancio, e di certo non hanno lesinato messaggi al vetriolo, indirizzati alla “compagna” Daniela Cardinale, ricandidata alla Camera dei deputati, nella sezione seggi “blindati” o quasi. “Sicuramente non potremo tacere su quanto successo in queste settimane durante le quali un’intera comunità è stata mortificata – si legge nel documento finale – a tal proposito, ci dispiace che la giovane deputata del territorio in questi giorni abbia derubricato la mobilitazione della comunità democratica della nostra provincia a semplice fatto mediatico. Tuttavia comprendiamo che osservando da lontano, da molto lontano, non si riesca a leggere la realtà e pertanto si è portati a distorcerla. Auspicavamo, almeno, che la deputata uscente potesse avere la forza e il coraggio di candidarsi nel collegio uninominale per mostrare il suo radicamento e aiutare il partito, ma evidentemente ci eravamo illusi e comunque le rivolgiamo il fermo invito a non avventurarsi in analisi improprie e ad avere maggiore rispetto dei simpatizzanti, iscritti e gruppo dirigente che con mille sforzi si stanno impegnando in una difficile campagna elettorale, resa ancora più complicata dalla sua permanente assenza”. Durante l’incontro gelese, che è servito a chiudere il cerchio per l’organizzazione di un’altra iniziativa pre-elettorale, ma solo del #PDavvero (senza candidati), i segretari di circolo di tutta la provincia hanno chiuso a nuovi ingressi, decisamente poco graditi.

Chiuse le porte agli “indesiderati”. “Vigileremo accuratamente sulla selezione di possibili nuove adesioni – conclude il documento condiviso – e ci opporremo con ogni mezzo ad incursioni corsare di soggetti che hanno ancora le mani sporche di inchiostro nero con il quale sono state scritte pagine ignobili della politica siciliana. Noi riteniamo che alla politica bisogna restituire, impegno, passione e solidarietà. Pertanto nel Pd della provincia di Caltanissetta non può esserci spazio per chi ha mostrato insensibilità al dolore e alla sofferenza”. Gianluca Miccichè è avvisato. L’ex assessore regionale Udc , che non si è fatto mancare neanche un brevissimo trascorso in Sicilia Futura (giusto il tempo di candidarsi con Cardinale alle regionali dello scorso novembre) sembrerebbe pronto ad accasarsi tra le fila dem.

7 Commenti

  1. Basta con le continui liti, lotte per il potere, siete una banda con l’unico obbiettivo di occupare poltrone. Ci avete stufato. Non fate altro che lamentarvi, di cristina e co. avete distrutto un partito, questa è la fine che meritavate. La città brucia e voi che fate. I partigiani del PD. Ridicoli. Ritornate ognuno nelle vostre città di origine, e non venite a Gela a parlare di Cardinale quando voi avete fatto esattamente la stessa cosa da trent’anni a questa parte.
    Speziale, arancio, di cristina, Gagliano, ascia, un accozzaglia che pensa a tutto tranne che a difendere gli interessi della città.

  2. Caro”Martin” che non hai manco il coraggio di commentare mettendoci la faccia io non so chi rappresenti….. non di certo il PD…. quello vero, quello che lotta per il popolo e con il popolo con le radici in quello che una volta si chiamava pci, quello che antepone gli interessi dei molti contro quello dei pochi. Fatti la tua battaglia dentro la tua idea di partito e lascia agli altri la dignità della propria.

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